A spasso per Milano – Le Ossa, Vivian e la Vigna !
Milano è a due passi… Mezz’ora d’auto, di treno, di moto !!!
Ci vado spesso, le occasioni non mancano mai: parenti, amici ed eventi; ma nonostante tutto, non ho mai approfondito la conoscenza della città oltre i monumenti più famosi come Duomo, Castello Sforzesco, Sant’Ambrogio o Santa Maria delle Grazie e L’Ultima Cena di Leonardo…
Grazie all’amicizia con Elisa, entusiasta ed appassionata guida turistica, ed alla mia rinnovata passione per la fotografia, scopro preziosi angoli della città di cui ignoravo l’esistenza.
L’occasione di visitare la mostra dedicata a Vivian Maier mi apre le porte ad una bella visita della città fuori dai più noti percorsi citati in precedenza. Nell’attesa dell’apertura della Galleria in via Meravigli, con una breve deviazione raggiungiamo la chiesa di San Bernardino alle Ossa.
La particolarità di questa chiesa, in stile barocco ed a pianta ottagonale, è certamente la cappella ossario; macabra, lugubre ma sicuramente suggestiva, essa custodisce migliaia di ossa probabilmente provenienti dal vecchio ospedale del Brolo, un tempo adiacente alla piccola chiesa…
Impossibile rimanere indifferenti; la crudezza dell’ossario suscita emozioni contrastanti, si rimane impressionati dai teschi che sembrano urlare il loro dolore in un tentativo disperato di sfondare la rete che li trattiene… e nel contempo non si può non ammirare comunque la particolare bellezza di questo luogo.
Commentando con gli amici quanto visto nella chiesa di San Bernardino, raggiungiamo la Galleria che ospita la mostra con le opere di Vivian Maier. Già di per sè la storia di questa donna e della sua passione, quasi ossessione per la fotografia, è molto affascinante. Trovarsi al cospetto dei suoi scatti e di qualche super 8 che mostra come ella si approcciasse ai suoi soggetti, mi fa capire quanto talentuosa fosse; scatti eseguiti 50/60 anni fa, sembrano attualissimi. Allo stesso tempo, pare incredibile come custodisse gelosamente le sue immagini, al contrario di quanto facciamo noi oggi sempre pronti a condividere sui vari social anche il più banale piatto di un anonimo pranzo…
Consumiamo il nostro tra amabili chiacchiere e senza la necessità di fotografare i nostri panini, quindi raggiungiamo rapidamente Casa degli Atellani in tempo per la visita guidata, che avviene con un mix tra audio guida (compresa nel prezzo n.d.r.) e guida in carne ed ossa…
Pur attenti alle preziose informazioni narrate meccanicamente dalle cuffie, siamo ovviamente attratti dal cercare di catturare la miglior luce per qualche suggestivo scatto…
Per un interessante approfondimento sulla storia della Casa degli Atellani e del suo giardino dove sorge ora la Vigna di Leonardo, vi rimando all’articolo di Elisa sul suo blog .
Dopo questa full immersion culturale, decidiamo che è tempo di rilassare le menti con una piacevole passeggiata al Parco Sempione, godendo anche noi come le centinaia di persone che lo affollano in questo bel pomeriggio, del clima mite di questo assurdo inverno…
Toccando idealmente l’Arco della Pace, torniamo verso il Castello Sforzesco ed alla metropolitana che ci riporta verso casa…
attratti qua e là dagli ultimi segni dell’autunno che cercano di resistere al naturale dissolversi del loro tempo…
Caspitina Max, vieni a Milano, visiti parte della città che io non conosco e che ho trascurato in tutti i miei post dedicati a Milano e non mi inviti per un caffè! Next time organizziamo una visita insieme tu porti Laura ed io il mio martirio. Che ne dici? Un asaluto Be
PS: Dienticavo mi hai fatto venir voglia di scoprire anch’io San Bernrdino alle Ossa. Ciao ciao
Ok Beaaaa ! Non sapevo che vivessi proprio a Milano 😉
Mezz’ora da Milano ma credo dalla parte opposta alla tua. Tu abiti in Piemonte, is’nt it true? Questa è l’idea che mi son fatta attraverso i tuoi post. Un caro saluto Bea
Decisamente una bella visita, ma lSan Bernardino alle Ossa, brrrr mi ha fatto venire i brividi!!
Ciao, Pat
Yes, oltre Ticino!