Tre giorni in Val di Fiemme sono un vero toccasana, per il corpo ma sopratutto per lo spirito..
La nostra “base” è Predazzo, punto strategico che collega facilmente la Val di Fiemme con la Val di Fassa ed il parco di Paneveggio e San Martino di Castrozza.
E’ una meta ambita da numerosi turisti e viaggiatori sia nel periodo estivo che in quello invernale e per questo motivo l’offerta di alloggi é vasta e varia. Trovare un hotel in Val di Fiemme, Val di Fassa o in altre valli vicine é semplice e veloce con i motori di ricerca hotel online o visitando i siti ufficiali della zona ed in tal senso ci siamo mossi.
Arriviamo sotto una fitta nevicata, faccio appena in tempo a raggiungere l’hotel senza dover mettere le catene. Prima della cena, doverosa passeggiata per il paese sotto la neve. Purtroppo le condizioni meteo, freddo e neve, non ci fanno apprezzare appieno la bellezza del posto.
Il giorno successivo nevica ancora, ma decidiamo lo stesso di andare a sciare al Latemar/Obereggen, collegato a Predazzo da una comoda telecabina.
Su in cima le condizioni per sciare non sono certo ideali, ma sciare sulla neve fresca è sempre piacevole…
Il freddo però non dà tregua e dopo 3 ore di sci ci rifugiamo dentro un..rifugio.
Assaporata una temperatura quasi normale, dopo pranzo sciamo ancora per un’oretta e poi decidiamo per il rientro. Una buona sauna ci aspetta ! Le previsioni per il giorno dopo danno sole ma ahimè, al risveglio nevica ancora ! E son 3 giorni consecutivi !!! Una manna per gli operatori locali, ma per noi…
Decidiamo quindi di lasciar riposare sci e scarponi ed andiamo in gita a Tesero, famosa per i suoi presepi particolari nelle corti dei paesani.
Tesero è un vero incanto di paesino, il giro dei presepi è molto particolare ed affascinante, ti porta in angoli suggestivi del paese, in mezzo a corti e cantine…
I presepi sono quasi un centinaio, bellissimi e suggestivi nella loro scenografia. Son di età e generi più disparati, dal 1850 ad oggi, con statuine in legno, carta, das, stoffa…di tutto un pò insomma.
La visita dura circa un’ora e mezza e presi dall’incanto del posto non ci accorgiamo di aver perso il bus per il ritorno….Aspettiamo più di un’ora il bus successivo, costretti a stare all’esterno per colpa di simpatico signore che ci suggeriva che “tanto continuano a passare frequentemente..”. Ibernati ! Per fortuna ha smesso di nevicare, ma è tardi per il pomeridiano..
Decidiamo allora per una passeggiata in ciaspole nel parco di Paneveggio.
Le ciaspole..sono una moda ora ed i negozi in cui ci fermiamo per noleggiarle le hanno esaurite !
Ci avventuriamo allora nel bosco coi nostri cari vecchi e funzionali “moon boot”..
Non c’è nessuno, si sente solo il calpestio dei nostri passi sulla neve fresca, si affonda 20/30 cm e qualche volta anche di più. Una pace incredibile ci circonda, speriamo invano di vedere qualche animaletto selvatico ma purtroppo stavolta, per questo non siamo fortunati..
L’ultimo giorno il cielo è limpido, non c’è una nuvola e decidiamo di tornare a sciare. Peccato la temperatura: -18 °c al mattino, si assesterà sui -11 durante le poche ore di luce…
Le piste però sono splendide ed il paesaggio da incanto.
Dai punti più alti del comprensorio lo sguardo può svariare sulle vette più alte della zona, le Pale di San Martino, il Pelmo, il Civetta da una parte, dall’altra la valle dell’adige ed il gruppo dell’Ortles.
Nella pausa pranzo non può mancare alla fine il classico Bombardino ed un nuovo, almeno per noi, cocktail da montagna : il lumumba !! Una bombetta con rum, cioccolata e panna !
La minivacanza è finita e dobbiamo rientrare..
La Val di Fiemme ha fatto però il suo dovere : ci ha donato un pò di pace e ritrovo di ritmi “umani”.
Max
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