Tre giorni a New York -“E diamo un morso a ‘sta mela !” – Day 2

Eccoci al secondo giorno di esplorazione della Grande Mela. Ieri ci siamo dedicati alla parte orientale di Manhattan, East Village, Little Italy, China Town, Financial District e poi Brooklyn. Ora tocca ai quartieri occidentali. Dato che abbiamo in programma molti chilometri a piedi anche oggi, meglio accumulare energie subito, con una colazione super classica con gli amatissimi donuts !

Con un paio di donuts sono a posto per la mattinata e con Laura possiamo avviarci verso Downtown lungo la 5a strada. Raggiungiamo di nuovo Madison Park ma questa volta giriamo a destra sulla 23ma in direzione di Chelsea, iniziando a girovagare per il quartiere forse più “culturale” di tutta la città, visto le numerose gallerie d’arte che vi possiamo trovare. Noi però almeno a questo giro non ne visitiamo nessuna e continuiamo nel nostro “on the road”…

Zigzaghiamo tra street and avenue respirando l’atmosfera rilassata di questa zona, completamente differente dal caos che c’è pochi isolati più ad est…

E se nell’East Village trovavamo appesi i conigli, da queste parti le scarpe…

Raggiungiamo Chelsea Park e da lì saliamo sulla High Line, una vecchia ferrovia sopraelevata trasformata area verde pedonale: un camminamento molto suggestivo da cui ammirare la città da scorci particolari e con continui confronti tra vecchio e nuovo…

Dalla primavera all’autunno il percorso è molto verde, ricco di piante e fiori. Ora siamo ancora in pieno inverno e le fontane d’acqua sono chiuse per antigelo e purtroppo non ci sono che erbacce e piante mezze morte che cercano di resistere faticosamente al clima rigido invernale.

Continuando il percorso verso sud possiamo ammirare bellissimi murales ed angoli sociopolitici dove è palese l’avversione al nuovo presidente americano…

Siamo quasi al termine della High Line che ci regala fino all’ultimo metro “quadri” urbani e di vita…

ed anche uno spazio molto carino dove rilassarci e consumare su comode panche in legno lo spuntino del mezzogiorno.

Prima di scendere nelle strade del Meatpacking District, ci imbattiamo ancora in opere artistiche di vario genere…

che traggono in inganno non solo i bambini…

Scendiamo le scale e siamo tra le strade dei vecchi mattatoi, ora trasformati in bar e locali alla moda. Pochi passi e siamo nel Greenwich Village, roccaforte bohémien di Manhattan.

A metà pomeriggio raggiungiamo il World Trade Center. Difficile rendere l’idea dell’atmosfera di questo luogo. L’hanno già fatto in tanti… Verò è che l’assordante silenzio che c’è nel parco e tra le due fontane costruite nelle basi delle Torri Gemelle, nonostante le migliaia di persone presenti, sfonda l’anima…

Entriamo al Memoriale dove subito veniamo colpiti come da un pugno nello stomaco, da ciò che resta delle Torri…

Se in superficie, nel parco con le fontane ed i nomi delle vittime, c’è un’aria di raccoglimento e silenti preghiere, qui sotto nel museo tutte le emozioni vengono crudamente tirate fuori lungo tutto il percorso. Cimeli, testimonianze, registrazioni audio, filmati, tutto ciò che accadde quella dannata mattina riaffiora nei ricordi di chi come me l’ha vissuta incredulo davanti alla tv… Devastanti le immagini e le parole degli eroici pompieri che salivano sulle Torri, sapendo forse il tragico destino che li attendeva… Impossibile rimanere indifferenti.

Con gli occhi ancora lucidi, usciamo che è ormai sera. Lungo Liberty Street andiamo a Battery Park dove ci godiamo lo skyline di Jersey City…

e lo spettacolo di nubi e saette di un temporale in arrivo. Alle nostre spalle svetta sempre la Freedom Tower…

Passeggiamo lungo il fiume, c’è poca gente in giro, solo qualche impavido come noi che non si fa impressionare dal cielo sopra di noi e dai primi goccioloni che iniziano a cadere: un’altra coppia ed una signorina che solleva una torcia verso il cielo…

Costretti ad aprire l’ombrellino, non rinunciamo comunque a raggiungere i meravigliosi “mondi” che abbelliscono il piazzale davanti all’Harbour House.

Mezzi inzuppati raggiungiamo la metro e quindi dopo una rapida doccia calda in hotel, cena da Pershing di fronte alla Grand Terminal Station.

Dalla Station per eccellenza alla Square il passo è breve ed eccoci avvolti in una marea di luci.

Anche oggi abbiamo macinato una ventina di chilometri. Domani cercheremo di “contenerci”, ci aspettano il Top of The Rock, Central Park ed il Museum of Natural History !

 

 

 

 

 

 

2 thoughts on “Tre giorni a New York -“E diamo un morso a ‘sta mela !” – Day 2

  1. Max mi vuoi proprio far rivivere la mia esperienza di un anno fa. Ecco la high line me la sono proprio persa. Vi vedo proprio felici tra il caos di NY. Sai che ho fatto un riepilogo veloce di Manhattan per il Magazine su cui scrivo di tanto in tanto. Tra un po’ lo rigiro sul mio post ma per te non sarà una novità. Ciao 🙂

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