Da San Bernardo a Freddie via Chillon

Primo di tre giorni che ci siamo ritagliati in questo inizio d’estate, un weekend con base ad Annecy dove abbiamo alternato le due ruote motorizzate a quelle a pedali.

Ma andiamo per gradi e partiamo dal venerdì.

Caricata la Mindina a dovere, infiliamo il casello autostradale per portarci rapidamente in Valle d’Aosta. Usciamo in quel di Nus ed alle porte di Aosta svoltiamo per il Gran San Bernardo. Dapprima la strada è larga e con lunghe ed ampie gallerie; qualche bel curvone per divertirsi un pò e poi la deviazione per la vecchia strada che sale al passo dove subito si fanno divertenti incontri.

Ne approfittiamo per indossare le felpe, l’aria inizia a farsi frizzante e dobbiamo arrivare ai quasi 2500 mt del passo. L’ultimo paio di chilometri di questa salita sono veramente spettacolari e molto panoramici. Poi una volta in cima, la foto di rito col lago, l’ospizio ed anche alla statua del Santo.

Anche nel versante svizzero i chilometri più vicini al valico sono i più belli; poi la strada si getta in quella più ampia che percorre il tunnel e da lì inizia la discesa veloce verso valle. In Svizzera si viaggia lentamente, o meglio, tutti rispettano i limiti alla lettera ed anche noi ci adeguiamo, impiegando 45′ per percorrere i 40 km che separano Martigny dal castello di Chillon.

Non esistono parcheggi dedicati alle moto ma sono liberi e troviamo facilmente posto quasi davanti all’ingresso. Alla biglietteria decliniamo l’invito al nolo dell’audioguida ed il gentile addetto che ci parla in perfetto italiano ci dà un depliant cartaceo come guida. Possiamo depositare caschi e giubbotti in un armadietto con chiave. Tutto molto comodo ed efficiente.

Iniziata la visita, seguiamo il percorso guidato e le informazioni della guida cartacea, veramente ben fatta e molto esplicativa, tanto che ci chiediamo in più cosa ci avrebbe dato l’audio guida: qualche storiella, qualche aneddoto raccontato da qualche menestrello ? 😀

Passiamo dalle cantine, dalle stalle e dalle prigioni, che sono sempre i luoghi più affascinanti di ogni castello che si rispetti. In questo caso poi, in questi ambienti si può ammirare ancora la roccia/scoglio su cui è stato costruito quasi mille anni fa…

Risalendo si attraversa uno dei cortili e si visitano gli ampi saloni e le camere dei nobili…

Certo che anche qui, come nella maggior parte di castelli e monasteri, la vista sul paesaggio circostante è privilegiata e salendo ulteriormente lungo le passerelle e le postazioni di guardia, ne abbiamo ampio riscontro.

Dopo un’ora e mezza di cammino, scalette e fotografie, abbiamo completato la visita. Non ci resta che fare qualche passo sul lungo lago che porta a Montreux per fare uno scatto conclusivo all’esterno del castello. Ci è piaciuto molto e naturalmente lo consigliamo vivamente a chi come noi ama intrecciare il piacere del girovagare a quello culturale.

Siamo solo a tre chilometri dalla meta successiva, la camminata lungo lago fino alla ridente cittadina sarà certamente magnifica, ma con gli stivali da moto e dopo quello che abbiamo già dato nel castello, decidiamo di soprassedere e tornare a prendere il mezzo.

In cinque minuti siamo nei pressi della Place du Marché dove si erge la statua di un mito della musica della nostra generazione: Freddie Mercury.

Impossibile al suo cospetto restare indifferenti e le immagini dei suoi concerti e dei suoi video scorrono nei nostri occhi, così come le melodie dei suoi intramontabili successi, nelle nostre orecchie…

Ciao Freddie

Reso il doveroso omaggio, torniamo per un pò di chilometri sui nostri passi prima di deviare verso occidente e verso il confine con la Francia. La strada che costeggia il lago di Ginevra è “normalmente ” trafficata, il venerdì pomeriggio ancora di più ! Come sempre gli automobilisti francesi vengono “in soccorso” dei motards favorendo i sorpassi ed il superamento delle code spostandosi sulla loro destra quanto più possono… 

Lasciato il lago per prendere in direzione di Annecy, subiamo una deviazione che ci porta a scollinare lungo una stretta strada secondaria che attraversa piccoli graziosi paesini dove non ci facciamo mancare nemmeno il rientro delle mucche dal pascolo… Per la gioia della nostra “mucca” che si sente a suo agio ovviamente 😀

Abbiamo riservato una camera in un piccolo hotel ad Argonay, alle porte di Annecy e vi giungiamo poco prima di cena. Dopo di essa, come consuetidine, una passeggiata alla scoperta dell’ameno paesino non ce la facciamo mancare…

Regna il silenzio assoluto. Nemmeno un cane ad abbaiare al nostro passaggio. Qualche gatto ci osserva dai giardini di piccole graziose abitazioni, qualche altro da campi coltivati.  Rientrando in albergo per chiudere questa bella ed intensa prima giornata, ci facciamo attrarre dalla brillantezza di Giove e Venere che, casualmente, ci compaiono proprio sopra la chiesa del paese. La congiunzione degli Dei sopra la casa di Dio…

13 thoughts on “Da San Bernardo a Freddie via Chillon

  1. Che bel giro Max. Posti che conosco e chissà che un giorno non ne faccia un post anche se la gita risale a più di 5 anni fa. Ricordo che da Berna, sulla via del rientro verso casa, ci siamo fermati a visitare Gruyere e Chillon dormendo a due passi dal castello. Una meraviglia. Uffi non posso mica guardare i vari blog di viaggio, vorrei già partire. Direi che sono proprio assetata di viaggi 🙂 Ciaoo

  2. Grazie Bea ! Guardare i blog di viaggio e leggere i diari degli altri… una piacevole sofferenza che mette subito voglia di partire ! Capita così anche a me ! Ciao ciao. Max

  3. Sempre in giro eh?😉😀
    Un altro bel giro che mi riservo di scopiazzare alla prima occasione…

  4. Ciao Max, nonostante siano luoghi in cui vado spesso (domenica scorsa ero proprio a Montreux) il tuo post è riuscito a farmi viaggiare con la mente: è bello ripercorrere le strade conosciute attraverso altri occhi. Grazie!

  5. Come sempre la lettura delle Tue avventure si rivela un piacere .
    Ho bellissimi ricordi dei questa zona .
    Adesso non lasciarci col fiato sospeso .
    Aspetto il proseguo.
    Batty

  6. Grazie Batty, sei sempre gentilissimo e contraccambio i tuoi complimenti per i tuoi “lavori” . Un saluto a Vica ed “A Bientot “!

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