USA OtR – 3000 miglia nel West – “Alcatraz e… Bike the Bridge”

Secondo giorno a San Francisco… E’ quello della visita ad Alcatraz e della pedalata sul Golden Gate.

Due eventi attesissimi dal sottoscritto: il primo un luogo mitico, esaltato a dovere da bellissimi film con in testa Fuga da Alcateraz con uno dei miei attori preferiti, Clint Eastwood; il secondo… beh… pedalare sul Golden Gate non è da tutti i giorni, un ponte entrato nella storia e famosissimo in tutto il mondo, la cui sagoma ed il caratteristo rosso, sono inconfondibili.

Stamattina optiamo per una colazione da Starbucks. Non abbiamo ancora settato a puntino il nostro scolastico inglese e fatichiamo a capire quello che ci dicono i simpatici commessi… Alle nostre orecchie giungono solo svariati “aurrrwwwoouuudsomfingtudrinch ?!?!?”

Ci giustifichiamo tra noi con l’ora, veri veri orli, e con il fatto che siamo solo al second dei ! 😀

Riusciamo comunque a nutrirci pastecciando e bevendo per strada come dei veri americani, “scalando” Powell Street per dirigerci al Pier 33 da dove ci aspetta il battello per Alcatraz.

Bellissimo camminare la domenica mattina per la città deserta…

Deserta sì, finchè non raggiungiamo Embarcadero dove tutto il mondo sta correndo la San Francisco Giant Race !

La nostra visita alla prigione è alle 9,30 ed abbiamo un pò di tempo da spendere ad incoraggiare i migliaia di partecipanti. Meglio di noi fa però un’orchestrina che a bordo strada “li ricarica” con motivi tipo “Rocky” ecc…

Ci imbarchiamo sotto un cielo plumbeo ed un’aria frizzante, non si superano i 15°c e Laura sul battello preferisce “cautelarsi”

Al contrario io non sto nella pelle, anche perchè molto più… foderata :-D, e non mi perdo nessun miglio nautico di quelli che ci separano dalla famigerata isola.

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… che piano piano si svela in tutta la sua drammaticità

Non riesco ancora a credere di aver messo i piedi in questo posto. Allo sbarco ci accoglie “un secondino” 😀 che spiega a tutti qualcosa riguardante ciò che stiamo per vedere; capendo un terzo di quello che dice, decidiamo di avviarci velocemente all’ingresso dove ci muniamo dell’utilissima e ben fatta audio guida.

La seguiamo diligentemente mentre ci fa scoprire tra un aneddoto e l’altro tutti gli angoli della prigione.

Rapiti dalle spiegazioni, le uniamo con la fantasia anche alle scene dei noti film come quello già citato in precedenza…

Un’esperienza notevole, una visita andata oltre anche le nostre aspettative.

Alla fine non possiamo non notare con nostra somma gioia, una piccola Alcatraz per fumatori… 😛 😀

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Il battello ci riconsegna all’ora di pranzo ad una città un pò più calda.

L’idea sarebbe quella di mangiare qualcosa da Bubba & Gump ma è pura illusione ! C’è infatti una coda d’attesa infinita e noi non abbiamo voglia di attendere… Tre ottimi hot dog gustati su una panchina ci ristorano sufficientemente mentre davanti a noi soffia ancora una volta aria di casa, grazie ad un altro tram meneghino.

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Ci rifacciamo tutti i Wharf a piedi e poi a Jefferson andiamo a noleggiare le bici per la nostra avventura pomeridiana: “Bike the Bridge”.

Il ragazzo che ci consegna le bici vuole accertarsi che le sappiamo usare e ci accompagna in una piazzola per una prova… 🙄

Un pò sconcertato lo accontento e devo quasi ammettere che aveva ragione ! Sarà che sono abituato al mio pezzo di ferro ma la bici è talmente leggera che alla prima poderosa pedalata stavo già andando per prati !!!

Comunque tempo zero ci facciamo la mano ed iniziamo a macinare sui pedali.

Passiamo l’Acquatic Park ed il Marina District fino ad avvicinarci all’agognato ponte.

Ovviamente le soste per le foto non si contano  e faticosamente facciamo l’ultima rampetta che ci porta ad imboccare il ponte dal lato oceanico (la domenica in bici si può usare solo la ciclabile occidentale).

Ci vorrebbe un abbigliamento più consono ma non l’abbiamo portato ed inoltre il forte vento freddo che ci sferza ci obbliga a stare abbastanza coperti. Incredibile la turbolenza che si forma intorno ai due piloni di sostegno. Nonostante ciò, ci godiamo entusiasti questo spettacolare passaggio.

Voglio assolutamente salire alla collina della Battery Spencer, punto strategico dove erano stati piazzati a fine 1800 dei cannoni a guardia della Golden Gate, per ammirare il ponte dall’alto.

Le pendenze della Conzelman Road sono veramente importanti ma la faticaccia da lingua a terra per arrivare qui viene ampiamente ripagata ! Peccato il forte e gelido vento oceanico non ci faccia assaporare più a lungo questo momento…. Lo vedo proprio come uno dei posti dove amerei stare a guardare il panorama per ore.

In posizione aerodinamica ci fiondiamo giù verso l’ameno paesino di Sausalito, tirando occasionalmente il freno per non superare i rigidi limiti e soprattutto per non andare a rifarci i denti 😀  Ad attenderci la lunga coda per il rientro col battello.

Tra i km in bici e quelli a piedi ci abbiam dato dentro bene anche oggi… un paio di dollari per tornare in hotel col bus sono veramente ben spesi 😉

E sulla città e sulla nostra seconda giornata, calano ormai le ombre della sera…

14 thoughts on “USA OtR – 3000 miglia nel West – “Alcatraz e… Bike the Bridge”

  1. Cavolo Max, mi hai inchiodato al monitor… Il tuo racconto è bellissimo!!! Non vedo l’ora di leggere il seguito…

  2. Max io sto già viaggiando con la fantasia. La foto che t’invidio di più è quella del ponte visto dall’alto. Sai il tuo racconto tra spiritoso ed avventuroso mi sta proprio prendendo e passo subito al capitolo successivo. 🙂

  3. Sei stato a settembre 2013? Io allora ero lì appena un mese prima! Che figata in bici sul Golden Gate: ho pedalato anch’io fino a Sausalito ed è stata forse l’esperienza migliore che ho fatto a San Francisco!

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