Provenza – “Alle falde del Mont Ventoux”


Anche quest’anno abbiamo ripetuto con successo la tradizionale “due giorni in moto” con la solita banda di amici; ma se prima eravamo in quattro a ballare l’Hully Gully, adesso siamo in cinque…

Alla ricerca di un area con un meteo decente in questa folle (o normale ?!) primavera, ci siamo buttati sulla Provenza che è una garanzia di bei borghi, paesaggi e strade mototuristicamente eccellenti e non delude mai.

Siamo andati alla scoperta di nuove stradine, tra Alta Provenza e Vaucluse scofinando nel Drome passando la notte a Nyons.

Per dedicare più tempo alla parte migliore del viaggio, rapido trasferimento autostradale fino a Susa da dove abbiamo quindi iniziato il moto “turistico”, salendo verso il Monginevro.

Alle porte di Briancon (foto Ab)

Alle porte di Briancon (foto Ab)

Oltrepassato il confine, si respira subito aria di vacanza e passata Briancon ci godiamo lo stradone di fondo valle che porta verso Gap. Pausa pranzo con prima “salade” al delizioso Chalet du Lac di La Roche de Rame, un piccolo ristorante sulle rive di un laghetto. Non è la prima volta che mi fermo in questo posto: è sempre un ottimo punto tappa.

La differenza però è che le altre volte mi son sempre fermato sulla strada del rientro verso casa, per cui saldato il conto, tutto diventava molto più triste… Ora siamo solo all’inizio di questo viaggio e l’umore è certamente diverso !

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Oltrepassato il ponte sul lago a Savine le Lac, iniziamo a percorre strade a noi nuove come la panoramica che porta alla diga di Serre Poncon attraverso il Col Lebraut.

Raggiunta la diga, ci fermiamo nuovamente per ammirare l’opera ed il paesaggio che la circonda…

Diga di Serre Poncon

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Proseguiamo per una trentina di chilometri sulla statale che corre a fianco alla Durance, poi a Ventavon imbocchiamo uno stradino di campagna che porta al Col de Faye. La prima parte corre tra due ali di pescheti, quindi nei pressi dello scollinamento ed a seguire fino a  Le Bersac, tanta campagna e verdi colline.

Una strada stretta ma poco battuta e probabilmente frequentata per lo più da cicloturisti visto i numerosi cartelli indicanti pendenze e chilometri della salita, come sui grandi colli alpini.

Col Lebraut e Col de Faye

A Serres svoltiamo a sinistra verso Nyons lungo un’altra strada piacevolissima per le nostre andature, in un susseguirsi di saliscendi e curvoni veloci, che si infilano nelle gole scavate dal torrente Eygues.

Verso Nyons - foto di Ab

Verso Nyons – foto di Ab

Serres Nyons

Col maltempo che ha imperversato nelle ultime settimane, non abbiamo avuto molte occasioni per “formare” il nostro fondoschiena, per cui un ulteriore sosta prima di arrivare alla meta di giornata si impone…

Ma si trovano sempre angoli ameni dove fermarsi anche solo qualche minuto.

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A Nyons prendiamo due camere all’hotel La Picholine, sulla collina che domina la cittadina. La calda accoglienza e la location ci convincono a fermarci anche per la cena, forse un pò cara ma veramente eccellente.  Per smaltire il tutto, ci costringiamo a scender in paese che appare interessante con il suo Ponte Romanico, il Museo dell’Ulivo ed i vecchi mulini.

Tutto chiuso dopo cena e soprattutto non ancora in stagione turistica, ma se si dovesse ripassare, certamente una visita più approfondita la meriterebbe, visto anche quanto ghiotti di olive siamo 😀

Il mattino successivo si presenta con un cielo sereno ma molto ventoso.

Partiamo da Nyons scendendo verso Vaison la Romaine. Avvicinandoci a Malaucène, cullo per un pò l’idea di salire al Mont Ventoux, ma il forte vento e la velocità con cui vedo passare le nubi intorno alla cima del “Gigante della Provenza”, mi fanno desistere e proseguire per le Gorges de la Nesque.

Gorges de la Nesque

Sulla strada delle gole superiamo moltissimi cicloturisti. Scambiando qualche chiacchiera nelle soste ai vari punti panoramici, ci confermano che oggi il Mont Ventoux per le moto “c’est fermé” . Poco male. Ora siamo qui e ci godiamo questo ennesimo spettacolo che ci regala la natura.

Ed infine anche il Ventoux si concede generosamente per qualche attimo ai nostri obiettivi e mostra il profilo della cima in tutta la sua severità…

Mont Ventoux

Usciti dalle gole, saliamo a Sault, uno dei borghi più belli di Francia e noto anche per i campi di lavanda che lo circondano.

Siamo solo a fine maggio ed è presto per vederla fiorita in tutto il suo splendore ma la sua presenza ed importanza si respira ovviamente per le vie del borgo ed attrae i mototuristi impegnati ad acquistare gingilli da portare a mogli e figli… 😀

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Sbrigati anche questi doveri, dopo una baguette ed una birretta, proseguiamo verso Sisteron passando ai piedi del borgo medievale e termale di Montbrun les Bains. La stradina panoramica che prendiamo uscendo da Sault ha quel tipico asfalto liscio come il vetro che si può trovare da queste parti e qualche piccola scodatina ci consiglia ad ancora maggior prudenza. In ogni caso, lungo tutto il tragitto di questi giorni, abbiamo sempre trovato strade ottime, ben tenute e lisce come tavoli da biliardo; anche le secondarie…

Poco prima di Sisteron ci fermiamo per il pranzo. Anche semplici pasti sui piccoli tavolini all’aperto nei borghi francesi hanno il loro sporco “perchè” e ci si rilassa al sole con leggeri vinelli rosati…

Si inizia veramente l’ultima parte di questa magnifica galoppata provenzale. Passiamo la caotica e ventosa Sisteron e saliamo verso l’altipiano del Caire, altra zona ricca di pescheti; una volta di più su strade deserte e con notevoli spunti paesaggistici…

Scollinato il Col de Sarraut approdiamo nuovamente nella valle della Durance e salutata nuovamente alla nostra sinistra la diga di Serre Poncon, proseguiamo nella velocissima statale che ci porta nella valle dell’Ubaye.

Non ci facciamo mancare nemmeno la Gendarmerie che forse annoiati dal poco traffico, non possono fare a meno di fermarci quando soli soletti ci avviciniamo alle porte di Barcelonette. I controlli del caso e poi due chiacchiere amabili sulle nostre moto. Aux revoir…

Ancora un pò di caffeina, l’ultima benzina ad un prezzo onesto (1,610/lt la 98 ottani !!!), ed alé su verso il confine.

Stanchi ma felici e soddisfatti, passata Cuneo ci infiliamo in autostrada. Il paio d’ore noiose che mi riportano a la maison le sfrutto per riassaporare passo passo nella mia mente queste due bellissime giornate.

A Bientot, mon bien-aimé Provence

6 thoughts on “Provenza – “Alle falde del Mont Ventoux”

  1. Hi Max!!!! You all had a great time!!! 🙂 That road with the Cliff on the left, at the top of the mountain…I would die….But the landscapes and the villages are great!!!!
    Hugs from rainy Spain!!! (here springtime is crazy as well…)

  2. Pingback: Francia – Provenza – “Alle falde del Mont Ventoux” | vivilamoto

  3. Pingback: Mitica Strommina: 10 anni e 120.000 km ! | Max510's Blog

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