Ecuador – Galàpagos – Isla Floreana

16/08 Isla Floreana

Ci risvegliamo al largo di Floreana, una delle poche isole abitate dove vive una comunità di circa settanta abitanti. Quest’isola è stata forse la prima ad essere colonizzata dall’uomo, ciò dovuto al fatto che ha un terreno molto fertile, grazie alla presenza del vulcano Paja ed a numerose sorgenti di acqua dolce. Purtroppo la presenza permanente dell’uomo ha portato all’estinzione della specie di tartaruga endemica dell’isola oltre a quella di numerose specie di uccelli.
Approdiamo su una spiaggia con uno strano colore verdastro. Questa tonalità è data dalla presenza di silicati vulcanici di ferro e magnesio che riusciamo a notare solo prendendo in mano un po’ di sabbia e passandola “al setaccio”. Ci avviamo verso l’interno ed arriviamo ad una laguna salmastra popolata da molti flamingos, ossia i fenicotteri. Il colore dell’acqua è roseo per via dell’abbondante presenza di gamberetti, cibo prediletto di questi splendidi uccelli. L’acqua salata arriva dal mare per infiltrazione sotterranea.

Dopo esser rimasti alcuni minuti incantati a guardare il colore dei fenicotteri, proseguiamo l’escursione arrivando ad un’altra spiaggia dove la guida ci consiglia di camminare dentro l’acqua fino a livello ginocchia, per “sentire” e forse vedere le piccole razze che girovagano in questa conca. Dobbiamo spostarci molto lentamente e sollevando i piedi senza strisciarli sul fondo, altrimenti è molto difficile poterle avvistare, mentre risulta molto più semplice entrarvi in contatto senza poterle vedere, a causa della presenza di sabbia nell’acqua.

Baciati nuovamente dalla fortuna, ci imbattiamo anche in una tartaruga marina che dalla spiaggia scende in mare per cercare di sfuggire alla nostra curiosità.

Ritornando per lo stesso sentiero, ci fermiamo a guardare dall’alto le scie che lasciano i fenicotteri sul fondo della laguna durante il loro “rastrellamento” in cerca di cibo…

Al pomeriggio ci spostiamo un po’ con la barca ed abbiamo un approdo bagnato su una spiaggia nei pressi del mitico Post Office di Floreana. Il posto non è particolarmente bello dal punto di vista panoramico, ma ciò è compensato invece dalle storie e dalle leggende che lo ammantano di mistero. Alla fine del 1700 le baleniere che solcavano questi mari hanno iniziato a lasciare lettere per la compagnia o per i propri cari dentro ad un barile. Le baleniere che erano già sulla rotta di rientro e si fermavano a fare approvvigionamento d’acqua, raccoglievano queste lettere da consegnare poi direttamente alla sede della compagnia o alle famiglie dei marinai imbarcati.

La tradizione è continuata ed ora è possibile lasciare le proprie cartoline nella speranza che qualche altro turista ce la recapiti o possibilmente la consegni personalmente al mittente.
La tristezza comincia a farsi largo nel nostro animo, il momento della partenza si avvicina e domani mattina faremo l’ultima escursione prima di riprendere l’aereo che ci riporterà in continente.
Con l’amico Gino, con cui sono entrato subito in sintonia in quanto uomo di una pacatezza e saggezza fuori dal comune, facciamo le ultime considerazioni su ciò che abbiamo vissuto in questi sette giorni.. Un viaggio veramente unico, una full immersion nel mondo della natura, un viaggio che ci ha appagato totalmente sotto ogni aspetto.


Come la “nostra “ tradizione vuole, anche qui l’ultima sera ci vien fatto dono di un magnifico tramonto a suggellare la fine della vacanza.

Dopo cena tocca a noi questa volta tirare le somme con la guida e l’equipaggio. Siamo tutti sulla stessa linea di pensiero che riflette le considerazioni riportate in precedenza. E’ stata un’esperienza veramente impagabile.

2 thoughts on “Ecuador – Galàpagos – Isla Floreana

Dimmi cosa ne pensi - Please, leave your thoughts

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.