Ecuador – Galàpagos – Isla Plaza Sur e Isla Santa Cruz

13/08 Isla Plaza Sur ed Isla Santa Cruz

A causa della partenza di alcuni passeggeri e dell’arrivo dei nuovi, oggi la sveglia è alle 5,30 ! Alle 6,15 siamo già a terra su Plaza Sur e complice i colori dell’alba rimaniamo estasiati ad osservare il bellissimo contrasto di colori che c’è su questa piccola isola. Infatti è completamente ricoperta da una particolare pianta erbacea che nel periodo umido in cui le piogge sono abbondanti è verde, nel periodo secco invece è rossa. Ci incamminiamo per la breve passeggiata in quella che sembra una vera e propria foresta di cactus.

Su quest’isola vediamo anche per la prima volta l’iguana terrestre. A differenza di quella marina è più grande e più cicciozza, è di colore chiaro, giallo marrone ed ha un vero aspetto da dinosauro.

Dopo un’ora di passeggiata all’alba, rientriamo subito sulla barca e dirigiamo verso Puerto Ayora, a Santa Cruz.
Mentre l’equipaggio è impegnato nel ripristino delle cabine di chi parte e delle scorte nella cambusa, abbiamo un paio d’ore per girovagare in questa piccola cittadina che è il capoluogo dell’arcipelago nonché sede della famosa stazione scientifica Charles Darwin.
Puerto Ayora è molto turistica, vi si trovano i classici negozietti di souvenir, agenzie di viaggio locali che propongono escursioni giornaliere e non, ristoranti, caffè, insomma tutto quello che fa parte del mondo civile e che in questi primi 3gg di navigazione ci eravamo scordati.
Ne approfitto per acquistare immediatamente un’ulteriore scheda per la macchina fotografica visto che ne ho già consumate due da 1Gb ciascuna.. Ieri addirittura ero stato costretto a centellinare gli scatti per poter arrivare almeno fino ad oggi.. Passato il panico dovuto a questo banale imprevisto, le compere sono dedicate ad amene t-shirt ed altri souvenir da portare a parenti ed amici. Prima di risalire in barca per il pranzo, assistiamo divertiti a ciò che accade al mercatino del pesce, dove pescatori e clienti cercano di evitare di farsi rubare la merce dagli intrepidi pellicani.

Al pomeriggio ritorniamo a Puerto Ayora e visitiamo il Parco e Stazione Scientifica Charles Darwin. Passeggiando lungo un sentiero fra cactus enormi, arriviamo ad un primo punto di spiegazione. Ci sono foto di come erano le Galàpagos anni fa, la loro storia, quello che è stato fatto per cercare di salvaguardare questo fragile ecosistema. Proseguendo arriviamo alla Nursery, dove dentro a grandi gabbie e recinti vengono messe le famose tartarughe dopo la nascita. I primi giorni vengono tenute al buio per ricreare le condizioni di vita del nido, poi dopo due anni passati qui alla stazione vengono riportate sulle isole dove sono nate.

I piccoli gusci sono numerati con colori diversi perché pur essendo tutte della specie Galàpagos, le tartarughe di ogni singola isola hanno caratteristiche diverse che devono essere preservate. Fa eccezione il Vecchio Gorge, una testuggine gigantesca ultracentenaria, rimasto unico della sua specie.
I ricercatori hanno più volte cercato di farlo accoppiare con femmine appartenenti a specie simile alla sua ma finora senza alcun esito. Purtroppo il solitario George rimane un po’ nascosto ai nostri occhi e riusciamo ad intravedere a malapena l’enorme corazza. In compenso, vediamo le due femmine che vivono con lui cercando inutilmente di sedurlo.. Continuando, arriviamo ad ammirare da vicino altre testuggini giganti appartenenti ad un’altra specie anch’essa a rischio estinzione.

Uscendo dal Parco si passa davanti all’immancabile chiosco dei souvenir, dove varrebbe la pena comprare solo perché il ricavato va direttamente al Centro di Ricerca e successivamente alla Stazione Scientifica vera e propria dove i turisti però non vi accedono.
Estephan ci comunica che abbiamo ora 2 ore di libertà perché lui deve recuperare i nuovi ospiti della barca, decidiamo di farci portare in taxi ad un ranch fuori dalla città dove le tartarughe pascolano in libertà nel verde di questo vasto parco. Qui le possiamo finalmente ammirare nel loro habitat naturale, in tutta la loro bellezza. Ci sono esemplari enormi che pesano più di 200 kg e di questi, solo il 10% è il peso del carapace, il resto è praticamente tutto carne e grasso.

In questa stessa zona vi sono anche dei tunnel sotterranei formati dalla lava vulcanica durante le eruzioni del vulcano di quest’isola. Ne visitiamo uno lungo un centinaio di metri, all’inizio largo ed illuminato, successivamente stretto e buio, tanto da metter in crisi quelli del nostro gruppo che soffrono di claustrofobia.

Però, coraggiosamente, Laura e Gino riescono a superare alla grande questo momento particolarmente difficile per loro e sbucano all’aria aperta insieme a noi alla fine del tunnel.
Salutiamo i nostri compagni della prima parte della crociera, loro passeranno la notte sull’isola per poi fare qualche giorno ad Isla Isabela, la più grande dell’arcipelago.
La crociera è infatti acquistabile in 3 pacchetti differenti : settimana intera, primi 3 gg oppure ultimi 4gg. Noi abbiamo optato per la prima soluzione e non ne siamo assolutamente pentiti. Infatti si ha la possibilità di vedere molte più isole e quindi anche diversi animali e diversa vegetazione, poi per come è costruito il giro, scopriamo che ogni giorno è sempre meglio e si vive in un crescendo di emozioni.
Ritorniamo coi taxi al porto per esser reimbarcati ed al briefing pre cena facciamo conoscenza coi nostri nuovi compagni. Dei nuovi, solo due sono italiani mentre il resto è composto da canadesi, statunitensi, svedesi, israeliani ed un tedesco. Questo yacht si è trasformato nell’ombelico del mondo…

2 thoughts on “Ecuador – Galàpagos – Isla Plaza Sur e Isla Santa Cruz

  1. Oh wow!!! Those are big indeed…And the market is incredible…I think I could never buy fish there!!! But I could stay looking for hours!!!

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