Francia – Bretagna – In moto tra huîtres e galette

Sono passati quasi vent’anni dal primissimo, indimenticabile, viaggio in moto che ebbe come meta proprio la Bretagna ed i Castelli della Loira

Era la nostra prima esperienza e molte cose le avevamo tralasciate o fatte un pò di fretta. Così è scaturita la voglia di tornare, per approfondire ciò che avevamo visto superficialmente e vedere quello che avevamo tralasciato.

La Bretagna non è propriamente dietro l’angolo, è dalla parte opposta della Francia e quindi si rende necessario raggiungerla a tappe.

percorso Bretagna

Lungo la diagonale che dalle Alpi ci porta su nel profondo nordovest sulla della costa atlantica, decidiamo di fermarci una notte nei pressi di Cluny, per visitare la famosa abbazia…

e quindi a Tours, deliziosa città lungo la Loira. Purtroppo il maltempo condiziona un pò il programma delle prime due tappe, costringendoci a visitare l’Abbazia al mattino successivo, posticipando l’arrivo a Tours dove arriviamo in serata e non possiamo far altro che passeggiare per il centro cittadino e lungo il fiume, dove si svolgono simpatiche festicciole.

Al terzo giorno di viaggio raggiungiamo la costa. Facciamo base per tre giorni in una chambre d’hotes a Saint Briac, alle porte di Dinard. Come sempre, quando possibile preferiamo fermarci in una località qualche giorno per poi girare “leggeri” i dintorni…

Una volta lasciati i bagagli, ripartiamo subito per la vicina Saint Malò, la città dei corsari. Visita del Castello, della cittadella e quindi classica passeggiata lungo le mura…

Saint Malo

Le nostre esplorazioni dei dintorni continuano il giorno successivo andando alla scoperta della valle de La Rance, un fiordo dove sfocia appunto il fiume che gli da il nome. Qui troviamo un piccolo gioiellino che i locali stanno riportando all’antico splendore: un mulino a maree !

Pranzo a base di Galette a Dinan, che poi smaltiamo con una lunga passeggiata nel centro storico e poi giù fino al porto…

Dinan

Non propriamente nei dintorni di Dinard si trova La Gacilly, un ameno borgo medievale dove da alcuni anni si svolge un’importante rassegna fotografica internazionale, quest’anno dedicata agli autori italiani per via dell’Expo di Milano. L’unione tra due grandi passioni come moto e fotografia, rende questa giornata forse la più bella di tutto il viaggio.

L’ultimo giorno nell’est della Bretagna lo passiamo tornando a rivedere Le Mont Saint Michel, andando prima alla scoperta di Dol de Bretagne con la sua cattedrale gotica di Saint Samson e la vicina collinetta di Mont Dol, da dove nelle giornate limpide, si può ammirare il panorama su tutta la baia di Mont Saint Michel.

La famosa abbazia non è più raggiungibile coi mezzi propri; solo a piedi o con bus navetta. Sulla terra ferma ha creato grandi parcheggi ed una vasta area commerciale e ciò ha fatto perdere quel fascino che aveva anni fa, quando la visitammo e c’erano poche “baracche”, la moto la lasciammo sotto le mura…

Ora per vederla, ci siamo dovuti infilare in piccole stradine sterrate di campagna…

Le Mont Saint Michel

Torniamo lungo la costa con immancabile pasto a base di ostriche e pomeriggio nella bellissima Cancale

E’ il momento di spostarsi verso occidente, verso la Costa del Granito Rosa e quella delle Leggende…

Troviamo una chambre all’interno, in mezzo alla campagna e da qui ci muoviamo per tre giorni per visitare la costa, le alte scogliere di Point du Raz ed i borghi dell’entroterra famosi per i “Calvari”.

Prima di imboccare la superstrada per un veloce trasferimento, facciamo un tratto di costa e visitiamo il castello di Fort La Latte

Fort La Latte

Durante il trasferimento, in superstrada troviamo una manifestazione degli orgogliosi contadini bretoni contro il governo centrale e non ci facciamo mancare nemmeno oggi il nostro acquazzone quotidiano. Una volta raggiunta la chambre/fattoria, riprendiamo la moto solo per uscire a cena…

Iniziamo i tour dell’estrema parte occidentale della regione andando alla scoperta di Locronan, ennesimo gioiello medievale che avevamo dovuto tralasciare nel nostro precedente viaggio, e successivamente alle scogliere di Point du Raz.

Point du Raz - Bretagna

Ferragosto baciato dal sole. Splendida giornata per andare a vedere la “mitica” casa tra le rocce a Castel Meur, sulla costa del Grantito Rosa, per poi percorrere tutte le stradine che corrono lungo le conche che si asciugano ed allagano con le maree, fino al famoso faro di Ploumanac’h e da lì, passeggiata fino a Tregastel...

castel meur - bretagna

Ploumanac'h

Cena e serata sul molo di Roscoff…

roscoff

Ultimo giorno in Bretagna lo passiamo vagando per i paesini dell’entroterra dove sorgono accanto a chiese secolari, i famosi “Calvari Bretoni“, sculture in granito che raffigurano la Passione di Cristo.

Il viaggio volge al termine. Un lungo trasferimento fino ai dintorni di Limoges ci porta nel cuore geografico della Francia. Prima del rientro in Italia, non vogliamo farci mancare una tappa nelle gole dell’Ardeche che raggiungiamo attraversando gli incantevoli paesaggi della regione dell’Alvernia.

Gole Ardeche

Da Pont d’Arc, ripartiamo verso casa, percorrendo una volta ancora la panoramica strada delle gole. Proprio l’ultimo giorno non poteva mancare il classico appuntamento che ho ogni volta che vengo in queste zone col Mistral, con le solite raffiche violente che mettono un pò d’ansia e temi di ritrovarti a terra da un momento all’altro !

Vogliamo goderci anche questo ultimo giorno, quindi via su strade dove è un piacere guidare in scenari gustosi anche per gli occhi, come da Nyons fino a Gap e poi su a Briancon. Un ultimo sfizio, il Col d’Echelle, molto meglio del trafficato Monginevro e poi l’ultimo paio d’ore di noiosa autostrada dove, una volta messo il pilota automatico, si ha tempo e voglia di ripensare al viaggio che va a terminare…

 

 

 

 

 

 

 

 

10 thoughts on “Francia – Bretagna – In moto tra huîtres e galette

  1. Direi che avete fatto benissimo a tornare per visitare con calma e con più attenzione queste zone, sono veramente spettacolari e meritano tanto. Fantastiche le foto caro Max.
    Un salutone, Pat

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