Dolomiti 2011 – “Tra Strudel e Carne Salada…”


Anche quest’anno i Fantas…magorici 4 sono riusciti a ritagliarsi le loro 48 ore di libertà per gironzolare in moto.

Le opzioni era Dolomiti e Vercors, scelta caduta sulla prima per via delle previsioni meteo avverse ad ovest.

Per goderci più tempo in mezzo alla magnificienza dei Monti Pallidi, scegliamo di “trasferirci” in autostrada fino a Brescia Est da dove iniziare la parte migliore del giro.

Saliamo verso nord lungo la sponda lombarda del Garda, buttando lo sguardo tra una galleria e l’altra ai numerossimi surfisti del vento, che a volte sembrano andar anche più veloci di noi motocontemplatori.

Attraversata Riva, iniziamo ad arrampicarci verso il lago di Tenno ed il Passo del Ballino dove, poco prima, ci facciamo il primo spuntino aperto dalla Carne Salada e chiuso dallo Strudel !

Rifocillati, dopo un’oretta ripartiamo verso nord passando sotto il gruppo del Brenta ed il magnifico quadro che compone con il lago di Molveno ed il paese da cui prende il nome.

lago di Molveno

Proseguiamo in Val di Non, accolti da mille meleti e saliamo su per la Mendola ad ammirare con una fresca birra in mano, la valle dell’Adige e quel che ci aspetta sull’altro versante.

Val di Non

panorama dal Passo Mendola

Per il sottoscritto sono panorami già visti, vestiti di bianco e di verde, ma ogni volta mi aprono il cuore.

Scendiamo a Bolzano che passiamo abbastanza in fretta ed imbocchiamo la Val d’Ega, che ci accoglie nelle sue strette gole sotto un cielo minaccioso. Per fortuna la minaccia resta tale e basta, anzi va ad affievolirsi per farci ammirare il “giardino delle rose” con qualche raggio di sole; ci fermiamo per fare quattro passi lungo le sponde del lago di Carezza, sotto il Latemar purtroppo avvolto in una nube dispettosa.

Catinaccio - Rosengarten

Lago di Carezza

Scesi in Val di Fassa che è quasi ora di cena, decidiamo di fermarci per la notte in quel di Canazei. L’hotel El Ciasel ci ospita per una modica cifra e le moto trovano il giusto e meritato riposo sotto la legnaia.

Dopo una decina di ore passate in sella, una passeggiatina dopo cena è d’uopo.

Chiesa parrocchiale di Canazei

Belli freschi, in tutti  sensi (9°c la temperatura alla partenza da Canazei), riprendiamo i nostri cavalli più o meno ferrati e più o meno cromati ed iniziamo la scalata alla Marmolada o meglio al passo Fedaia che sta alle sue pendici.

La giornata è magnifica e non avremmo potuto sperar di meglio, già sapendo che verso il ritorno rischieremo qualche goccia d’acqua…

Saliamo lentamente, fotografando e filmando il meglio possibile. Blindando dei simpatici viandanti per farci fare la foto di rito…

ed eccoci sotto la Marmolada...

Scesi a Caprile, proseguiamo nella Val Fiorentina per ammirare il mio “dolomite” preferito, il Monte Pelmo, in ricordo di una indimenticabile vacanza in campeggio ben 20 anni fa, nei giorni del famoso golpe ai danni di Gorbaciov… Il tempo passa per noi ma non per el Caregon de ‘l Padreterno, come lo chiamano da queste parti…

Discesa veloce dalla Forcella Staulanza per poi saltare nella Valle d’Ampezzo attraverso il Passo Cibiana, uno stradino che mette a dura prova il buon Peppo e la nota “agilità” della sua Kawa VN 2000 !

La bellezza di questa valle, dei monti che circondano Cortina, è… incommentabile ?!

La dolce andatura non basta, ci fermiamo per un aperitivo al sole sotto l’Antelao per assaporare dovutamente il momento ed il luogo.

Lo stradone che sale verso la Perla delle Dolomiti invita ad un’andatura allegra, ma sempre più o meno nei limiti, finchè non raggiungiamo una pattuglia della Benemerita che però dopo poche centianaia di metri a velocità ridotta, ci fa ampi cenni di passarli ed appena la segnaletica lo consente, passiamo e ringraziamo… La passa pure un furgone che ci tampinava da un pò,  che forse vedendo passare noi ha deciso di osare, ma  addirittura lo fa in doppia striscia continua !  Stoppato ! … Eddai, c’è un limite a tutto !

A “Covtina” non abbiamo appuntamento con “Mavta” e quindi la passiamo a piè pari dirigendo verso il Falzarego, dove la foto all’incrocio delle mitiche funivie rosse che salgono al Lagazuoi non può mancare.

Funivie al Lagazuoi

Ci accoglie la Val Badia che coi suoi dolci declivi mi ricorda belle sciate ormai troppo lontane e la Gran Risa i migliori successi del Tomba nazionale e dei vani tentativi di imitarlo mettendoci “qualche ” secondo in più nel scender dal Piz la Ila.

Last but non the least, il Passo Gardena. Da qui in poi la nostra strada sarà praticamente sempre in discesa…

Panorama dal Passo Gardena

Ultimo pranzo alpino in quel di Ortisei, ma ahi noi han finito lo Strudel… è proprio la fine !

La parte più bella della nostra due giorni è ormai alle spalle, già la rimpiango vedendo scomparire le ultime vette dolomitiche nei miei specchietti…

Veloce trasferimento autostradale da Bozen a Trento per poi svoltare verso ovest per assaporare ancora qualche bel paesaggio scendendo attraverso le Valli Giudicarie ed il lago d’Idro.

“Ripuliamo” i nostri polmoni che dall’aria pura della montagna, affogando dentro le lunghe, devastanti gallerie che ci riportano a Brescia Ovest.  Quale miglior riadattamento allo smog della pianura padana ?!

Il rientro è sempre la fase più triste e quindi per alleviare questa sofferenza, si cerca di farlo il più in fretta possibile. La perturbazione promessa dai meteorologi è ormai di fronte a noi. Azzardiamo le tute antipioggia, ma solo poche gocce sporcheranno le nostre visiere, lasciando indenne dentro di esse il ricordo della bella girata fatta anche quest’anno.

9 thoughts on “Dolomiti 2011 – “Tra Strudel e Carne Salada…”

  1. Nella terza foto, in basso in uno spazio tra gli alberi si intravede una città. Molto probabilmente è quella dove abito io 🙂 Quando hai fatto questo itinerario?
    Un saluto
    Andrea

  2. Esatto, Laives, a giudicare dal profilo della montagna accanto direi proprio che è quella che vedo dal mio balcone 🙂
    A maggio mi ero già trasferito in Svizzera, altrimenti l’occasione sarebbe stata buona per un caffè. 🙂
    Se lo dovessi rifare, fammi un fischio.

  3. Pingback: Mitica Strommina: 10 anni e 120.000 km ! | Max510's Blog

  4. Che bel viaggio in moto! Quanti ricordi ho legati alle dolomiti… quando ero piccola tutte le estati con i miei si passavano lì… che paradiso! Ciao Max 🙂

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