Islanda ’24 – “In balìa degli elementi” – Day 11

Diario semironico e politically incorrect scritto da Laura con qualche mia incursione…

10 giugno

Ultimo giorno! Ci dobbiamo inventare cosa fare ma neanche tanto.

Iniziamo con il museo fallologico. Fondato nel 1974 da Sigurdur Hjartarson, professore di storia in pensione, il museo raccoglie apparati genitali maschili, disseccati o conservati in formaldeide.

All’80% è un museo di storia naturale. Dettagliato nelle spiegazioni e nelle illustrazioni, espone miriadi di cilindri, cilindretti e cilindroni di vetro contenenti i più svariati e curiosi falli di ogni specie animale.

Per il 20% curiosità e aneddoti. Pezzo forte del museo, i calchi in argento dei pisellini dei giocatori della squadra nazionale di pallamano, medaglia d’argento (appunto) alle Olimpiadi di Pechino 2008.

Usciamo e ci incamminiamo verso il museo Perlan. Dal centro sono circa 3 km a piedi di una piacevolissima passeggiata.

Aperto nel 1991 è un viaggio nella natura, storia e geologia islandese.

Poche parole per un posto fantastico.

  • Sistema di riscaldamento di tipo geotermale.
  • Video, pannelli interattivi, riproduzioni su scala di alcuni paesaggi, per comprendere le origini e l’evoluzione della geografia islandese.
  • La grotta di ghiaccio ricreata all’interno con la temperatura di 15 °C sottozero.
  • Lo spettacolo audiovisivo nel planetario Árora per scoprire le origini e la storia dell’aurora boreale.
  • Geldingadalir Volcano Show: evento storico, il 19 marzo 2021 inizia una nuova eruzione vulcanica dopo oltre 800 anni. Il ritorno del magma, ricreando anche l’odore!
  • Enorme cupola di vetro con piattaforma rotante con annesso ristorante. Non mi sono accorta subito della rotazione, casualmente mi fermo tra il pavimento fisso e quello rotante. Ho impiegato più di un momento per comprendere perché mi sentissi instabile!
  • La terrazza panoramica intorno alla cupola.

What else?

Rientriamo soddisfatti e ci concediamo l’ultima cena in un ristorantino dove un simil Sinner ci diletta al pianoforte.

11 giugno

Che dire di questa giornata?

L’aereo ci aspetta, ci porta a un’altra pioggia in questo giugno insolito.

Salutiamo la nostra fida Dacia Duster, rapporto qualità/prezzo solo positivo.

E salutiamo l’Islanda con la sua bellezza, la sua durezza, la sua impeccabile organizzazione. Ci ha ricordato che la natura vince sempre e che ci dobbiamo piegare a lei, rispettandola, sempre.

Ci vorrei tornare, non subito, vediamo.

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