Islanda ’24 -” In balia degli elementi “- Day 1

Diario semironico e politically incorrect scritto da Laura con qualche mia incursione, di un viaggio scelto da lei ma organizzato da me…

31 Maggio – Ignara del posto che mi aspetta, stupidamente non mi sono informata su nulla (man mano che le dicevo cosa mettere in valigia, le esclamazioni “ma dove cavolo stiamo andando” crescevano di numero e decibel).

Si parte nel pomeriggio. Ottimo, guadagniamo due ore di fuso.

Nei paraggi del gate famiglia palesemente nordica con due bambini piccoli. Manco a dirlo, me li ritrovo in aereo seduti dietro di me. L’aereo asilo nido in ogni caso. Tutti abbastanza tranquilli, ma il silenzio e la pace sono ben altra cosa. Arriviamo, l’escursione termica si fa sentire, anche se l’entusiasmo rende la differenza meno impegnativa.

Al noleggio auto un primo assaggio del “fai da te” islandese. La signorina si limita a indicarci un locker tipo Amazon e un visorino con cui dialogare. Un paio di codici e lo sportellino si spalanca. Apriti sesamo! La chiave di una Dacia Duster 4×4, l’auto più gettonata dell’Isola. Partiamo sotto un’insistente pioggerellina verso Reykjavík. Dopo due minuti, ci accorgiamo di una sorpresa inaspettata e gradita: i sedili riscaldati! Fico!

Entriamo in città, nei paraggi dell’albergo, un moderno, asettico ma centrale e comodo Center Hotels Plaza, scopriamo che qualsiasi parcheggio è a pagamento. Ma nulla è lasciato al caso. A cento metri dall’albergo un silos non troppo alto con la bocca spalancata, pronto ad inghiottirci ! Ci spaventa la sbarra che si alza: ci fa passare ma il totem non eroga il biglietto, non c’è neanche la fessura! Senti, ci pensiamo domani. Il fuso orario si fa sentire, ovvero abbiamo fame alle sei del pomeriggio! Per fortuna che qui mangiano dalle sette alle nove di sera, poi tirano giù le serrande. E’ bastato resistere solo un pochino. Un bel piatto di pesce con un primo assaggio di pietanze molto simili, pesce, carote, patate e ogni tanto il mio “amato” finocchio.

Quando usciamo dal locale c’è ancora luce, non vogliamo fare una breve passeggiatina per digerire e soprattutto iniziare ad acclimatarci ? Via quindi verso la caratteristica cattedrale della città che ci appare grave come il meteo che ci ha accolto. Per fortuna ritroviamo un po’ di calore e di colore scendendo dal colle verso il centro cittadino.

Nella hall dell’hotel capiamo subito l’aria green e salutare che tira da queste parti, con tanto di invito a farsi le scale per raggiungere la camera.

2 thoughts on “Islanda ’24 -” In balia degli elementi “- Day 1

  1. Un’introduzione veramente coinvolgente. Ben ritrovato Max. Non capisco ma siete partiti a fine maggio ed eravate imbacuccati all’inverosimile. Pieno inverno. Uno alla volta prometto mi ritaglio i 10 minuti necessari per leggere la vostra avventura. Raccontata da Laura è tutt’altra cosa 😉

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