Gole del Verdon e Plateau di Valensole : due giorni magnifici
Anche quest’anno siamo riusciti a compiere con l’amico Ab la nostra ormai tradizionale fuga di inizio estate sulle amate due ruote…
Dopo i Verdi pascoli alpini tra Svizzera, Austria e Dolomiti nel 2006 e la cavalcata lungo la Routes des Grandes Alpes dell’anno scorso, è stato il turno delle Gole del Verdon in territorio francese.
Dopo aver lavorato nel we, partiamo il lunedì mattina sotto un cielo che non promette nulla di buono e sfidando le pessimistiche previsioni meteo, confermiamo la nostra meta d’oltralpe. Percorriamo velocemente la “nostra” strada fino ad Asti lungo il solito percorso monferrino, via Moncalvo. Ad Asti imbocchiamo la tangenziale e quindi la nuova autostrada che ci porta fino a Cuneo: una noia pazzesca… Ma per non perdere tempo, questi veloci tratti di trasferimento sono necessari.
A Cuneo imbocchiamo la statale che sale verso il Colle della Maddalena. Una novità per entrambi. La prima scelta era caduta invero sul Colle dell’Agnello in primis con il Colle della Lombarda di riserva ma entrambi sono ancora chiusi per neve… Non ci resta quindi che la Maddalena che non ha certamente il fascino dei primi due ma non è affatto malvagia ne come strada ne come panorami.
Lungo la lunga ascesa ci fermiamo a Vinadio per un boccone. Altro che boccone però : alla Locanda di Vinadio ci preparano due piatti, tagliolini e gnocchi, di almeno un paio d’etti ciascuno ! Burpissimo !
Per smaltire, ci facciamo una passeggiata all’interno del Forte di Vinadio. Meno famoso ma simile al Forte di Fenestrelle, meriterebbe sicuramente più tempo per una visita più approfondita. Ma la nostra meta è ancora lontana e quindi ripartiamo poco dopo…
Sulla “Maddalena” evito fortunatamente un paio di marmotte che scorrazzano felici in mezzo alla strada e sotto un cielo plumbeo scendiamo a Jausiers per andare ad “attaccare” il Col d’Allos. La strada è stretta e bruttina ma i panorami sono mozzafiato !In cima fa freddo, l’antipioggia indossato aiuta a tener lontani gli acquazzoni e quindi scendiamo dalla cima nella valle del Verdon con sufficiente sicurezza e tranquillità.
Dirigiamo verso Castellane facendo però una breve sosta all’imponente diga dal lago Castillon. Affacciarsi da ponte che la sovrasta fa venire qualche brivido…
Attraversiamo Castellane sotto qualche goccia d’acqua ed un cielo cupissimo ma l’inizio del Canyon ci risolleva il morale e si presenta a noi graziandoci della “pluis”. Le Gorges du Verdon sono sempre spettacolari, anche con il brutto tempo. Per chi scrive è la seconda visita in loco, ma fosse anche la centesima lo scenario naturale lascia sempre sbalorditi. Immancabile la discesa al punto panoramico a livello del fiume, a sentire quanto è fresca l’acqua e farsi una passeggiata di un centinaio di metri nel tunnel scavato nella roccia che costeggia il corso d’acqua.
E’ ormai tardi, quasi le otto, e decidiamo che è meglio fermarsi a La Palud sur Verdon per poi goderci la Routes des Cretes in tranquillità l’indomani mattina.
Al secondo tentativo troviamo un’ottima camera al piccolo Logis Hotel de Provence dove al prezzo di una doppia il gentile propietario ci offre l’ultima libera rimasta che è una tripla. Ceniamo in hotel discreta e passeggiata per il grazioso villaggio alla luce di pochi e flebili lampioni… Degna di nota la fontana lavatoio di metà 1600 ed il piccolo castello ora adibito a municipio.
Il giorno successivo ci svegliamo sotto il diluvio ! Guardiamo amaramente dalla finestra il violento nubifragio e ci chiediamo come e quando riprenderemo il nostro giro… L’abbondante colazione lenisce in parte quello che vediamo aldilà delle vetrate del salone. Non possiamo ovviamente restare lì in eterno e mentre decidiamo di attendere non più di un’ora, incredibilmente l’intensità della pioggia va a diminuire fino a smetter proprio quando accendiamo i nostri fradicissimi mezzi !
Iniziamo la salita della Routes des Cretes con squarci di sereno che si alternano agli scuri nembi, offrendoci anche un bel arcobaleno che fa da cornice all’altipiano di La Palud.
Le soste lungo questa strada panoramica che compie un anello a senso unico con partenza ed arrivo al paese non si contano… Il dito indice è quasi costantemente chiamato a premer il pulsantino sulla macchinetta digitale.
I punti panoramici che si aprono sugli strapiombi delle gole ci costringono ad un piacevole e continuo saliscendi dalle moto.
Semplicemente spettacolare il punto più alto del percorso da dove si ha una visione panoramica incredibile su gran parte delle gole e sulla strada sulla riva opposta a dove ci troviamo e che percorreremo al ritorno, la Corniche Sublime.
Al termine della tortuosa strada delle gole, ci attende l’azzurro intenso del lago di Saint Croix, ai piedi del paesino di Moustiers Sainte Marie.
Oltre al Verdon, il secondo obiettivo del viaggio è di andare a scoprire se la lavanda è già fiorita. Proseguiamo quindi ancora verso ovest, verso il Plateau di Valensole, una delle numerose zone ricche di campi di lavanda provenzale.
Compiamo un anello, arrivando fino a Gréoux les Bains attraverso Riez e risalendo verso Valensole per poi tornare a Moustiers. Purtroppo per noi la lavanda è ora solo all’inizio della fioritura e non si presenta a noi con il suo famossimo colore intenso. Solo in un campo riusciamo a trovare “soddisfazione” nel compiere qualche scatto…
Ritorniamo nelle gole del Verdon, stavolta per vederle dall’alto della Corniche Sublime e passiamo quindi il ponte posto sopra lo sbocco del fiume nel lago di Saint Croix. Qualcuno con pedalò e canoa si inoltra per qualche decina di metri all’interno della gola. Ci ripromettiamo per la prossima volta di prenderci il tempo necessario per farlo anche noi.
La Corniche Sublime non è meno spettacolare della strada “in gola” dell’altro versante, solo ci si gode il panorama da una diversa angolazione. Ma i punti migliori restano senza ombra di dubbio quelli posti sulla Routes des Cretes !
Usciti dal Verdon dirigiamo verso Grasse e se finora eravamo stati “graziati” dal tempo rispetto ai nuvoloni scuri che ci passavano sopra le testa, stavolta un bell’acquazzone ci scappa proprio.
La lunga discesa alla capitale del profumo regala squarci magnifici verso il mare. Si prosegue per Vence ed il traffico purtroppo aumenta. Scendiamo verso il mare e ci regaliamo un lento passaggio lungomare da Cagnes fino a Mentone con lo spettacolare tratto tra Nizza e Montecarlo ! Dopo aver goduto del freschetto delle piogge e delle nuvole incontrate in precedenza, in costa dobbiamo fare i conti col caldo…
Ho sempre adorato viaggiare in moto al tramonto, farlo sul mare con paesaggi del genere è veramente sublime !
Vista l’ora tarda, decidiamo di anticipare l’autostrada già a Ventimiglia (l’idea iniziale era di arrivare fino ad Imperia, ma attraversare Sanremo, se non ricordo male, l’è sempar un bel burdel…) e ritroviamo subito la nostra italietta: sulla statale c’è una deviazione ed è segnata con piccoli cartelli direzionali in cartone scritti col pennarelloooo !!! Pazzesco ! Riusciamo a perderci ed arrivare ad un tennis club ! No comment…
Dopo vari “giringiro” in un kmquadrato, riusciamo stremati e stizziti ad imboccare l’autostrada.. A quell’ora praticamente deserta, raggiungiamo l’ovile entro le 23, un pò stanchi ma strasoddisfatti dopo una cavalcata di due giorni e 1058km !
E pronti per ripartire verso l’infinito…
Altre foto QUI
Bello vero Max? Ho ancora nel cuore quel giro …. pronto a ripartire? sei un grandeeeeeeeeeeeee
Grazie Wanducciaaaa !!!
Sono SEMPRE pronto quando si tratta di partire…
Ciao, ho intenzione di fare un giro da Genova alle gole del Verdon, ci sono problemi per trovare alloggio e benzina? Pensi che sia meglio prenotare per dormire?
Se non erro hai una Vstrom ti sei trovato bene? Anch’io ho la stessa moto ne sono soddisfatto.
Ciao e grazie
Ciao Gianfranco…
Non ci sono problemi per dormire, a meno che tu vada in qualche we particolare oppure quando ci sono le feste della lavanda… Poi dipende in quanti siete, in due è più semplice trovare una stanza.
Con la Strommina mi sono trovato benissimo. Ormai ce l’ho da 7 anni e 91.000 km… davvero un’ottima moto.
Se hai bisogno di info più dettagliate eventualmente te le mando per mail.
Ciaociao
Max
a fine maggio vorremmo fare la zona del verdon ci hanno parlato di neve hai
passi è vero?
quanti giorni sono necessari?
grazie ciao
Ciao Daniela.
Per visitare bene le gole, sia un versante che l’altro e magari un’escursione sulla canoa, almeno una giornata o quasi.
Quindi dormire una notte o prima o dopo il giorno che dedicate, in loco. L’ideala a Moustier Sainte Marie…
Per i passi, dipende quali volete fare. Il Monginevro e la Maddalena sono sempre aperti e quindi non ci sono problemi. Il secondo è migliore…
Altrimenti per i passi più alti come ad esempio l’Agnello, si deve aspettare almeno metà giugno.
Max
Beautiful photos. Thanks for sharing and visiting my blog.
BE ENCOURAGED! BE BLESSED!
Grazie ! 🙂
“Gole del Verdon e Plateau di Valensole : due giorni magnifici Max510’s Blog” was a great blog post. If only there was alot more personal blogs just like this one in the actual the net. Regardless, thanks a lot for your personal precious time, Paul
Ciao dovrei partire la prossima settimana con un amico per percorrere lo stesso itinerario che hai descritto, volevo chiederti qualche informazione circa le dotazioni obbligatorie per i motociclisti (gilet alta visibilità, etilometro portatile ecc…) su internet c’è un po’ di discordanza al riguardo.
Grazie!
Ciao Fabio.
Ti ho mandato una mail al riguardo 😉
Bonne Route
Ma che bei giri fai!!!! Mi fai sempre venir voglia di seguire i tuoi itinerari, ma non si può far tutto.
Ciao Bea
Grazie Bea !
Mi sembra che anche tu ti difenda bene… 😉
Si fa quel che si può e finchè si ha la fortuna di poterlo fare, bisogna darci dentro !
Max
Ma dell’Elba che mi dici??? Fammi sapere se ti piace la mia prima parte del mio post.
Ciaooo
Wunderschöne Bilder, danke!
Thank you very much ! Danke !
L’ha ribloggato su On the Road Cookinge ha commentato:
Beautiful photos!
“…On “Maddalena” fortunately I avoid a couple of marmots scamper happy in the street and under a leaden sky descend to Jausiers to go to “attack” the Col d’Allos. The road is narrow and ugly but the views are breathtaking! At the top in cold weather, worn rain helps keep out the showers and then we go down from the top in the Verdon valley with enough security and tranquility…”