Giringiro domenica 16/11 – nei colori dell’autunno…
L’appuntamento era per la mattina presto, alle 9,00 fuori dalla tangente di Novara…
La giornata è fredda ma con cielo terso, nemmeno una nuvola. Tutto l’arco alpino del nordovest, dall’inconfondibile piramide del Monviso fino al gruppo del Bernina, si lascia ammirare in tutta la sua maestosità con le cime già imbiancate. Il nostro sfondo è il Monte Rosa.
Mi presento con 10 minuti di anticipo al luogo dell’appuntamento, eppure sono già l’ultimo. I tre amici della scampagnata sono lì ad aspettarmi…
La prima meta doveva esser Arona ma vista la giornata, riesco facilmente a convincerli ad arrivare almeno fino a Baveno, conducendoli lungo una parte della mia strada del cuore.
Percorriamo la SS32 verso nord fino allo svincolo per Gaggiolo, sopra a Bellinzago, per immetterci in stradine più quiete e poter guidare tranquillamente lasciando che un occhio vaghi godendo del paesaggio.
Da Suno si inizia a “salire” sui colli novaresi, sfilando le vigne che danno il loro meglio di sè nel versante valsesiano.
La strada è ancora umida e spesso coperta dal tappeto delle foglie cadute ma il nostro andare è lento e piacevole e la situazione per fortuna non ci crea alcun disagio.
Sull’altipiano che va da Bogogno a Gattico, lo sguardo può spaziare da oriente ad occidente e l’alta visibilità della giornata consente di distinguere le cime più conosciute della zona.
Ad Oleggio Castello lasciamo la strada secondaria che così tanta soddisfazione ci ha dato, per scendere verso Arona e proseguire lungo il lago fino a Baveno.
Il sole la mattina bacia sempre la sponda piemontese del Verbano. Il più delle volte ne godiamo in primavera e fino all’inizio dell’estate, evitando se possibile i giorni festivi quando questa strada diventa per i miei gusti “impraticabile”.
Ma pur essendo domenica, a metà novembre il traffico automobilistico è praticamente nullo ed i pochi sorpassi riguardano piccoli colorati gruppi di ciclisti.
I colori più belli però sono quelli che ci avvolgono, il rosso ed il ruggine delle foglie morte sugli alberi accompagnato al verde di quelle che tentano o possono resistere ai rigori invernali, il bianco delle vette innevate dei monti della Val Grande, l’azzurro di questo magnifico cielo ed il blu intenso dell’acqua gelida del lago, sulle cui piccole onde si agitano come dei fazzoletti bianchi le vele delle barche con cui oggi ama giocare Eolo.
E’ proprio un bellissimo dipinto e noi quattro abbiamo la fortuna di esservi dentro…