06/03 Giringiro a Superga
Finalmente dopo due mesi e mezzo di fermo, ho ripreso in mano la motozza per il primo giringiro stagionale coi soliti amici dei giorni feriali : Ab, Peppo e Maurino.
Dopo il ritrovo al solito baretto per un veloce caffè, facciamo rotta verso Vercelli, bypassandola attraverso la nuova e comodissima tangenziale e raggiungere Trino e le prime colline monferrine. Pochi chilometri dopo aver superato il Po svoltiamo a destra imboccando la provinciale 590 verso Murisengo. Il cielo è grigio ma le nubi sono spezzate, il colonello Giuliacci ci ha promesso che Giove Pluvio non avrebbe versato acqua su di noi oggi. Proseguiamo lungo la valle, circondati da colline ancora brulle, marroni, intristite dal lungo inverno. La nostra andatura è come al solito tranquilla per aver modo di contemplare ciò che ci circonda. Poco dopo Murisengo svoltiamo a sinistra e saliamo sulle colline verso Montiglio Monferrato e da qui percorriamo una stretta ma panoramica strada sul costone fino a Cocconato d’Asti.
Il cielo inizia ad aprirsi per darci giustamento modo di godere del panorama sulle montagne cariche di neve che circondano Torino, sullo sfono l’inconfondibile sagoma del Monviso. A Cocconato aperitivo di rito ed i miei amici che alla partenza mi prendevano per i fondelli perchè ero bello bardato contro il freddo (ho ancora il Gaucho Tucano sulla moto), lamentavano mani gelate ed un certo infreddolimento ! Eppure alla partenza c’erano ben 6°c ed ora almeno un paio in più ! Che sarà mai…
Ripartiamo scendendo da Cocconato a Gallareto e poi proseguendo verso Casstelnuovo Don Bosco. Esce un pallido sole… Entrando in Chieri abbandoniamo le colline placide ed il traffico si fa più intenso chiarendoci che siamo ormai alle porte di Torino. La meta è Superga e quindi saliamo a Pino Torinese. E’ ormai l’ora di pranzo e quindi preferiamo rifocillarci per poi andare alla basilica dopo pranzo.
Però prima di risalire in sella con il nostro chiletto in più, abbiamo un’amara sorpresa. Il gestore del ristorante ci dice che non possiamo salire a Superga da Pino perchè la strada è vietata alle moto ! Che cosa !?!? Il disappunto è notevole. L’ennesima discriminazione verso noi motociclisti ! Il tizio ci spiega che è stato preso questo provvedimento perchè la strada veniva spesso interpretata come pista dagli smanettoni di turno, con conseguenze anche gravi purtroppo… Come al solito, per colpa di pochi idioti ci vanno di mezzo tutti ! E quando i governanti non sanno che provvedimenti prendere, fanno che fare tabula rasa contro tutti, discriminando l’intera categoria ! Un imbecille è un imbecille e basta, sia che sia in auto, moto, bicicletta e pure a piedi !
Vabbè, scendiamo quindi a Torino e saliamo a Superga da Corso Casale. C’è il sole ma un pò di foschia non ci consente foto “decenti” su Torino e dintorni.
Dopo aver osservato la città dall’alto, entriamo in basilica ed abbiamo la seconda amara sorpresa: è completamente “coperta” da ponteggi per i lavori di ristrutturazione. Usciamo e decidiamo per la visita alle tombe reali, ma per il tour ci vuole almeno un’ora e noi non abbiamo tutto questo tempo oggi. Ci accontentiamo del giro intorno alle mura, rendendo omaggio ai caduti del Grande Torino. Prima di partire, qualche foto ricordo con le moto e con il mitico bus n°79, che se la memoria non mi inganna, è quello che una trentina d’anni fa prendevo per andare allo zoo accompagnato dagli zii torinesi…
Ridiscendiamo a Torino e svoltiamo a destra per San Mauro, quindi Chivasso e veloce rientro verso Novara lungo la statale 11, dove solo qualche rotonda interrompe la noia dei lunghi rettilinei in mezzo alle risaie vercellesi.
Arriviamo a casa che il sole è ormai basso alle nostre spalle. Il primo giretto è andato, ma l’importante è che la stagione sia finalmente iniziata.
sigh sigh
bel giro
complimenti !!!