In cerca di fresco nel ghiaccio del Rodano
Qui in pianura si schiatta dal caldo… Afa, zanzare…
Quale posto migliore per rinfrescarsi un pò se non all’interno del ghiacciaio del Rodano ?
Con gli amici Luca e Leo imbastiamo quindi un girello sui passi svizzeri per sfuggire alla calura e ci ritroviamo di buon mattino in quel di Castelletto Ticino.
Esauriti i convenevoli ed accertatici che Lia avesse preparato le sue prelibatezze, siam partiti percorrendo la sponda lombarda del lago Maggiore.
Costeggiare il lago è sempre piacevole, un pò meno il lento tratto che dal confine ci porta ad Airolo. Non avendo infatti la famigerata vignetta, lo facciamo tutto in statale.
Finalmente, al sopraggiungere dei primi morsi della fame, si palesano sotto le nostre ruote le rampe del Gottardo. Naturalmente opto per la vecchia strada, la famosa Tremola, sempre divertente ed emozionante e dove oltre all’acciotolato dobbiamo prestare la massima attenzione alle mucche ed alle loro deiezioni… 🙂
Una volta in cima, possiamo “apparecchiare” una pietra e goderci gli spuntini preparati dalle ragassuole.
Anche i dolcetti ipercalorici, a 2000 metri, van giù bene…
Qualche scatto alla caratteristica carrozza, qualche autoscatto ai caratteristici motociclanti
e poi via verso la discesa e la successiva scalata al passo Furka.
Appena scollinato il Furka, si apre davanti a noi il panorama maestoso della valle del Rodano
Dopo poche curve siamo al Belvedere e parcheggiamo per andare finalmente a rinfrescarci all’interno del ghiacciaio
Vi ero stato nel 2006 (foto) ed allora avevo sborsato 2 €; a distanza di soli 6 anni, 6 e 50 !!! Allucinante ! 👿
Ammetto però che è sempre affascinante vedere il ghiaccio dall’interno e poi qui si fanno il mazzo per creare e mantenere questa particolare grotta, combattendo ogni anno di più contro il disgelo 😦 .
Impressionante il confronto con le foto di dov’era il ghiacciaio negli anni 60 e dove purtroppo si è ritirato ora.
Lasciamo la sorgente del Rodano…
e scendiamo in valle seguendone il corso fino a Briga dove, prima di “rampare” sul Sempione, sfruttiamo l’abnorme differenza di costo della benza per riempire le botti delle nostre moto.
Merenda con gli avanzi del lauto pranzetto preparato dalle nostre ottime cuoche e poi rientro in patria al calar della sera.
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2 thoughts on “In cerca di fresco nel ghiaccio del Rodano”
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bello, bravi 🙂
Che spettacolo. Prima o poi ci vado 🙂 Ab.