Giretto a Bologna
Qualche giorno fa mi sono fiondato a Bologna per incontrare dei cari amici di vecchia data . (Vecchia ?! Media data… ).
Prima esperienza col Freccia Rossa ! Salito a Milan, non ho fatto in tempo a cercarmi il posto e posare le natiche che già l’altoparlante annunciava “Bologna, stazione di Bolognaaaa ” 😀
Vabbè… Praticamente teletrasportato in terra emiliana, in attesa dei soliti ritardatari (;-) ), ho iniziato a vagare in lungo (via dell’Indipendenza) ed in largo (attraversamenti di via dell’Indipendenza…) il centro città.
Ne approfitto per fare qualche scatto in Piazza Maggiore e con la solita sfiga che mi ritrovo, sono in corso restauri praticamente ovunque… 😦
gironzolando qua e là, mi imbatto nella statua del Nettuno…
scoprirò più tardi, grazie alla guida, di averla fotografata dal lato sbagliato…
Ritorno sui miei passi (nel vero senso della parola) per incontrarmi con Giulia, Gianni, i loro piccoli e Veronica, che essendo del luogo ci farà anche da guida !
Ri-esploro in loro compagnia i luoghi precedente solcati, però con qualche nozione in più grazie alle info della Vero, tra le quali la dritta fondamentale del lato giusto per immortalare il Nettuno
ripercorriamo la mitica via dell’Indipendenza per raggiunger il luogo prescelto per il pranzo, l’ottima trattoria La Montanara .
Ma tra una chiacchera e l’altra il tempo vola ahimè. Per la digestione, Veronica ci conduce alla scoperta di simpatici angoli della città, che incuriosiscono anche i più piccini
manine sapienti immortalano il quadretto urbano
Il pomeriggio volge al termine, io e Vero riaccompagnano la famigliuola romana all’auto e la lanciamo verso la capitale. Noi proseguiamo ancora per un’oretta la visita del centro, passando sotto le Torri e trovando successivamente un pò di quiete nell’incantevole chiostro del Convento di San Domenico.
Questo è un luogo che meriterebbe almeno una mezzoretta di meditazione, di pace e relax per corpo e mente.
Ritorniamo invece prontamente verso Piazza Maggiore, dove lascio Veronica al suo bus, ringraziandola mai abbastanza per la deliziosa giornata messa in piedi e vado a recuperare l’ultimo ma non meno importante tassello della giornata bolognese, la Lamby.
Iperattivissssima come sempre, mi aspetta in una libreria del centro dove sta assistendo alla presentazione del libro del Guazzaloca. Ultime paio d’ore bolognesi trascorse piacevolmente anche in sua compagnia, rientrando sui miei passi per l’ormai nota via.
La Freccia della sera mi teletrasporta rapidamente verso casa, ma anche a 300 km/h i miei pensieri ripercorrono lentamente la bellissima giornata trascorsa coi cari amici.
Ebbravo il Macs 🙂
L’è dura la vita del tur(n)ista 🙂
Bel giro
durissssima…
😉