Piemonte – Langhe – Mombaldone e Neive

Sono più di tre mesi che ho portato a casa l’Argo e la Lauretta lamenta di non averci fatto nemmeno un giro, ne come pilota ne come passeggero 🙄

Il tempo è venuto ed organizzo un bel giretto nelle Langhe, tra l’astigiana e la bassa, per visitare due borghi che sono tra i più belli d’Italia, come certificato dall’omonima associazione: Mombaldone e Neive.

Fino ad Asti percorriamo una classica dei miei itinerari piemontesi, passando per Trino e Moncalvo.

Superata la capitale dello spumante con la superstrada, voltiamo in direzione di Nizza Monferrato per goderci una volta di più il magnifico tratto di strada fino ad Acqui Terme. Il continuo dondolarsi sui colli e tra i vigneti di questo angolo piemontese non stanca veramente mai…

Imbocchiamo la statale 30 che porta a Savona e che lasciamo una decina di chilometri dopo Bistagno per raggiungere la nostra prima meta, Mombaldone.

Parcheggiata l’astronave all’ingresso del ricetto, valichiamo la Porta d’ingresso all’antico borgo medievale.

Ci incamminiamo solitari e nel silenzio più assoluto lungo la via maestra su cui si affacciano case in stile rinascimentale. Giunti nella piccola piazza, i primi segni di vita: un gatto ed un auto parcheggiata proprio di fronte alle due chiese del Settecento che mi impedisce un bello scatto d’insieme. 👿

Seguendo il gatto cicerone, proseguiamo lungo la via centrale fino ad arrivare alla Fortezza, ora sede di un ristorante dal nome un pò… particolare.

La strada si inerpica ed il nostro gatto cicerone ci invita con un’occhiata imperativa a prendere visione di un’insegna posta a guardia di una vecchia dimora…

Letteralmente atterriti, decidiamo di tornare sui nostri passi !

Salutiamo e ringraziamo la nostra guida e ci infiliamo nei vicoli alle spalle della chiesa di San Nicola, sbucando sulle mura dell’ormai inesistente castello…

Girando intorno alla chiesa si ritorna sulla piccola piazza dove gettiamo un ultimo sguardo per capire se il gattesco (gatto grottesco) ci stesse pedinando…

Torniamo alla moto percorrendo il verde vialetto che corre lungo le vecchie mura del castello

Infilati i caschi…

scendiamo dal borgo e svoltando subito a sinistra prendiamo la stretta strada che porta a Roccaverano attraverso i caratteristici calanchi…

un percorso piacevolissimo che però mette a dura prova la mia inesperienza col nuovo mezzo e soprattutto col passeggero a bordo 😛

ma riusciamo a goderci lo stesso i tipici panorami langaroli

Arrivati nella patria della Robiola, facciamo altri quattro passi per il centro storico

e ci informiamo dove è possibile fare incetta del noto formaggio DOP… Ahimè scopriamo che il caseificio più vicino è chiuso il sabato pomeriggio. Delusi ed un pò indispettiti, proseguiamo col nostro itinerario per raggiungere Neive.

Un pò di “mangia e bevi” utili ad impratichirmi nella guida dell’astronave attraverso le curve e le colline, da Vesime a Cossano Belbo e poi sù ancora per Mango ed arrivare fino alla seconda meta di giornata.

Anche qui riusciamo a lasciare la moto proprio ai piedi del centro storico. E’ sabato pomeriggio e ci stupiamo che vi sia così poca gente, soprattutto pochi turisti, i quali sono soprattutto stranieri.

Gironzoliamo per le viuzze che circondano l’antico ricetto, passando dall’Arciconfraternita di San Michele fino alla Torre dell’Orologio risalente al XIII°secolo, per poi “scendere” al palazzo ed ai giardini dei Conti di Castelborgo.

Concludiamo la gita con un ottimo gelato in piazza Italia e nel mentre decido se riportare a casa la Lauretta o lasciarla in quella che si presenta come la sua dimora più appropriata…

Ritorniamo nella valle del Belbo, passando Santo Stefano, Canelli e quindi ancora Nizza dove proseguiamo per Alessandria.

Decidiamo di “provare” anche l’ebbrezza dell’autostrada ed in un’oretta scarsa siamo a casa.

La postazione del passeggero sembra aver soddisfatto la consorte che nonostante sei mesi di inattività motociclistica, ha ben sopportato i circa 400 km di questa bella giornata.

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9 thoughts on “Piemonte – Langhe – Mombaldone e Neive

  1. Mamma mia, foto magnifiche! Grazie Max per condividere con noi questi posti fiabeschi 🙂
    PS: grazie anche a Lauretta per il bacio finale 😛

  2. Belli questi caschi. Come sempre grande report dettagliato. Del resto con posti così belli ti viene facile . Bravo Zio.

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