Route Napoleon e Gole del Verdon, ovvero: Napo Verdon Napo

Titolo rubacchiato al mitico Napo Orso Capo per raccontare la due giorni di quest’anno coi soliti amici di merende, Ab, Peppo e Marietto e che si riferisce alla parte migliore di questo tour, ossia Route Napoleon (da Digne les Bains), giro delle gole del Verdon in senso orario e di nuovo Route Napoleon fino a Grasse.

Ogni anno si fa sempre più intensa l’attesa per questi due giorni a zonzo tutti per noi. L’idea originaria era di portare gli amici sulle strade del Vercors, grandemente richiesto dopo le mirabilie raccontate a proposito del mio viaggio dello scorso anno.

Il meteo però ci ha messo lo zampone e quindi abbiamo optato per stare un po più bassi, latitudinalmente parlando :-D, ed il Verdon non delude mai. Per cui dopo tre anni dal giro precendente fatto col solo Ab, Gorges du Verdon et Plateau de Valensole , entrambi ci torniamo volentieri con gli altri due vergini (su queste rotte…) compari.

Veloce trasferimento autostradale fino a Pinerolo per poi dare l’assalto ai monti salendo dalla Val Chisone.

Sotto un cielo plumbeo e minaccioso, saliamo celermente verso il Colle del Sestriere, praticamente deserto… Stagione invernale appena finita e giornata feriale aiutano mantenere una guida rilassata e nel contempo divertente grazie al buon manto stradale ed all’ampiezza della carreggiata.

I morsi della fame si fan sentire scendendo verso Cesana, ma il desiderio di metter le gambe sotto il tavolo ci viene subito  spento, trovando anche questo paese completamente in letargo.

Troviamo soddisfazione qualche chilometro dopo, al termine della salita del Monginevro, all’osteria Il Vecchio Cambio di Claviere.

L’Izoard è ancora chiuso per neve, non ci resta che proseguire lungo la N94 che, pur essendo una statalona di valle, è lo stesso piacevole da percorrere visto anche il contesto naturalistico in cui si trova.

La lasciamo al lago di Serre Poncon, imboccando la curvosa strada che costeggia la parte orientale del lago e che conduce alla valle dell’Ubaye.

Il cielo sempre più cupo non ce la fa più ! Sono chilometri che non vede l’ora di inumidirci e “finalmente” si decide, ahimè proprio su uno dei tratti più piacevoli che conducono a Digne les Bains, attraverso il Col du Labouret.

Ma è proprio solo un antipasto e dopo un té riscaldante e rinfrancante nella piazza del mercato della cittadina termale, alla ripartenza verso Castellane, Giove Pluvio ci serve il piatto principale.

Nonostante abbia fatto questa strada più volte, pioggia battente e navigatore morto mi fan imboccare la Route nel senso opposto a quello desiderato e costringo i mes amis ad una quarantina di km in più (tra andata e ritorno) sotto il diluvio.  Man mano che passano i chilometri (e gli ettolitri…) si palesa l’impossibilità di fare già il primo giorno la Corniche Sublime; con questo tempo non ha proprio senso e mi rassegno a fermare la truppa a Castellane per la notte.

Castellane dans le soir

Al mattino, dopo la solita ottima ed abbondante colazione francese, ci infiliamo subito nelle gole.

Ne faccio assaggiare solo un tratto ai compagni di ventura e dopo una decina di km deviamo a sinistra a Pont de Soleils e ci immergiamo nel bosco “des Defends”, un altro bel tratto di strada in mezzo alla natura per raggiungere il borgo di Trigance.

Trigance

Se devo pensare alla giornata ideale, alla strada ideale, alla location ideale per fare del sano mototurismo,  quel momento sembra proprio essere qui ed ora !  I panorami, la quiete, il sole che inizia a scaldarci ci ripagano del “lavone” preso il giorno prima.

Raggiungiamo dolcemente la Mescla e fermo la truppa per scendere al balcone da dove si ammira l’ansa del Verdon da cui nasce un altro torrente, l’Artuby.  Una  sorta di Horseshoe Bend francese…

Altre soste  rapide si susseguono per ammirare il panorama dalla Corniche Sublime mentre raggiungiamo il piccolo borgo di Aiguines dove saremmo dovuti arrivare già ieri sera se il meteo non ci avesse messo lo zampino.

Castello di Aiguines

Quella spugna del V-Max di Ab è quasi a secca per cui egli si diverte a farsi tutto il tratto in discesa in folle fino al rifornimento di Moustier…

Una volta tranquillizzato, ci rituffiamo nelle gole per la strada sulla sponda nord ed andiamo a compiere il bellissimo anello della Routes des Cretes.

Mentre osserviamo rapiti le gole ed il vertiginoso precipizio, un’ombra sinistra oscura il cielo ed inizia a gironzolare sulle nostre teste.

Increduli della nostra fortuna, vediamo due aquile che volteggiano pochi metri sopra di noi, chiedendosi probabilmente se possiamo rappresentare un ottimo spuntino per loro, vista l’ora.  Fiere e maestose ci regalano qualche minuto del loro tempo ed a me non resta che imprecare per aver lasciato la macchina fotografica nella moto.

Ab cerca di porre rimedio alla mia stupidità immortalando in qualche modo i rapaci. Ma nessuna foto sarà mai migliore di quella che sto sviluppando nella mia mente a ricordo di questo incredibile incontro.

Chiudiamo l’anello delle Cretes ed ultimiamo quello delle gole ritornando a Castellane.

E’ ora di pranzo ma le calorie incamerate a colazione ci permettono di avere ancora energia per divertirci un pò percorrendo un’altra ventina di km sulla bella napoleonica in direzione sud, fino a metter le gambe sotto un tavolo della Grand Saule di Logis du Pin.

A panze piene, la mitica strada ci riserva altri tratti panoramici straordinari fino ad arrivare a vedere il mare alle porte di  Grasse, dove la salutiamo deviando per Vence.

Il cielo si fa di nuovo cupo sopra le nostre teste. L’idea sarebbe di stare in quota per raggiungere Sospel e rientrare in patria dalla Val Roya ed il colle di Tenda ma la prospettiva di prendere altra acqua non solletica molto parte del gruppo.

L’alternativa è scendere in costa azzurra ed inpantanarsi nel trafficone locale… 😕  . Conosco la situazione e cerco di dissuadere i compagni di viaggio ma lascio vincer la democrazia che opta per questa soluzione 😡

Risultato: più di un’ora per fare una cinquantina di km…

Ultimi momenti esaltanti, i pochi chilometri tra Nizza e Monaco, con un mare cristallino che fa già venir voglia di tuffarsi.

Cap Ferrat

Si è fatta una certa e non mi resta che riportare gli amici ai loro pargoli in tempo per il bacio della buona notte; per farlo dobbiamo per forza infilarci in autostrada a XXmiglia ed affrontare come moderni Don Chisciotte i tutor di Masone ed Ovada…

Anche quest’anno è andata bene. Alla prossima…

Verdon 2012

4 thoughts on “Route Napoleon e Gole del Verdon, ovvero: Napo Verdon Napo

  1. Quanti sospiri ci ho lasciato in quel giro!
    Hai ragione, non si sbaglia mai ed io a distanza di 7 anni ci voglio tornare!!
    A Digne ci abbiamo dormito una notte e i rapaci della route des cretes li ho fotografati! 🙂
    Complimenti…però a te piace vincere facile, per tua fortuna sei vicino a quei posti paradisiaci! 😉

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