In moto tra valli e vigneti piemontesi (2007)


Cameri – Alba – Mercoledì 5/9/2007
Come dice una famosa canzone, sono un ragazzo fortunato !
La giornata è limida, il cielo terso, l’aria è frizzante, la prima aria fresca dopo l’estate. Il termometro della piazza segna 12°c.. C’è pure un vento sostenuto da nord, un bell’inizio.
Con la macchina fotografica in tasca, percorro la tangente di Novara, cercando di immortalare la “cartolina” per dare un’idea del profilo della mia città, Cupola di San Gaudenzio con Monte Rosa sullo sfondo.. Proseguo in direzione Vercelli, con altri scatti dei “panorami” che possiam godere nelle nostre zone : risaie, qualche campo di grano, cascine e sempre sullo sfondo la catena del Rosa.

In lontananza, verso sudovest, la piramide del Monviso che mi indica la rotta da seguire, “la stella cometa di giornata”. Anche questa è una delle mie rotte preferite, casualmente perché porta in terre di vini, ma è una strada che percorro spesso in primavera ed autunno e non voglio tediarvi col numero di damigiane con cui la faccio quando sono in auto..
Passo il Po a Trino Vercellesse e valico il confine tra alto e basso Piemonte, entrando nel Monferrato. Dopo pochi km si incontra Moncalvo ed oggi, grazie alle ottime condizioni meteo, ne scorgo già il campanile che svetta sul paese che, appollaiato sulla collina, domina a sua volta la vallata .

Salgo in paese per fare qualche altra foto dal belvedere della piazza e poi alla mitica “Bottega del Vino “..

D’ora in avanti, in questo periodo dell’anno, Moncalvo, capitale monferrina del tartufo , come tutti i paesi dell’astigiano, vivranno ogni weekend la gioia di feste e sagre legate al vino, piuttosto che al tartufo od allo stufato d’asino e questa strada che solitamente percorro in giorni feriali in cui è praticamente deserta e si riescie di più a godere del paesaggio che a guardar la strada, si popolerà auto e moto, di gente che verrà giù a fare il pieno, in tutti i sensi, di prodotti da portare a casa o consumati in loco…
La Fiera del Tartufo di Moncalvo quest’anno si terrà il 21 e 28 ottobre.
Proseguo verso Asti e vi entro evitandone la tangenziale ma puntando dritto alla Piazza del Campo del Palio, teatro nel mese di settembre di numerose manifestazioni, dal famoso Palio al Festival delle Sagre, una bella ed interessante fiera dove le proloco dei paesini circostanti presentano i loro prodotti tipici che si possono assaggiare passando da uno stand all’altro, con il bicchier di vino al collo e pranzando ai loro tavoli. Questo festival si tiene ogni anno la seconda domenica di settembre.
Da Asti per scendere ad Alba, quando ho margini di tempo, non faccio lo stradone di valle ma preferisco il costone sopra il Tanaro, quindi passata la caotica (oggi è giorno di mercato..) piazza del Palio, seguo le indicazioni per Torino, salvo poi girare a destra su un ponte che scavalca la ferrovia e seguire per Variglie, Revigliasco ed Antignano.
Dopo Revigliasco la strada diventa realmente panoramica, con a sinistra la valle del Tanaro ed a destra le colline del Roero e le alpi Cozie dietro..
Non posso non fermarmi a contemplare gli splendidi grappoli pendenti dalle vigne.. E’ ormai tempo di vendemmia ed il colore e la grandezza dell’uva risalta baciata dal sole.
A San Martino Alfieri un cartello avvisa che si entra nella zona di produzione tipica del Roero.
Scorro sotto il castello di Govone, già visitato altre volte, passo Priocca e mi accorgo che ho dedicato troppo tempo alla contemplazione di questi incantevoli posti.
La Volpe mi aspetta per mezzodì, quindi “scendo” in valle ed imbocco la superstrada che mi porta a Grinzane Cavour, “metro” di passaggio della staffetta.

Finalmente rivedo Nadia dopo più di un anno, c’è voluta questa iniziativa per farci incontrare ed il sincero e caloroso abbraccio suggella il passaggio del Testimone.
Ci raggiunge Enrico, versione “office 2007”, ma l’ora e mezza che passiamo insieme vola via con il vento che mi ha accompagnato costante fin quaggiù.

Al ritorno verso casa, oramai spogliato dalla veste di staffettista, mi godo in tutto relax le colline delle Langhe, Diano d’Alba, Montelupo, Benevello, fino a “rientrare” nel Monferrato a Canelli.

Le colline ormai lasciano di nuovo spazio alla piatta pianura e come sempre avviene quando percorro le strade in questo senso di marcia, sia che torni dalle scampagnate goderecce nei colli, sia che rientri dai bagni al mare, mi assale un velo di tristezza e quest’ora ancora che mi separa da casa diventa lunghissima e pesante.
Ma cerco sempre di combattere questa lieve cronica depressione da rientro, guardando al “bicchiere mezzo pieno”, alla soddisfazione del bel giro fatto e soprattutto al piacere delle persone che ho incontrato

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