Tre giorni a gironzolare e magnare…
settimana molto pregna di svaghi ed abbuffatte quella appena passata. Ma andiamo con ordine…
Giovedì 25 – trekking in Val Vigezzo. Da Malesco siamo saliti fino al Rifugio Scaredi a circa 1800 mt di altitudine. Una faticaccia incredibile visto che erano due mesi che non afrontavo camminate impegnative, oltretutto in salita… E’ stato però molto divertente ! Con i tre amici che mi accompagnavano, abbiamo pranzato al rifugio completamente al freddo. Ci saranno stati non più di 5/6 °c. Non riuscivamo a far prendere la stufa… Poi quando sono arrivati altri viandanti imprudenti (ma più furbi di noi..) ci hanno svelato l’arcano : non avevamo aperto l’aletta della canna fumaria ! Che figura di m…. Comunque siamo stati davvero bene, immersi nella natura con l’occhio che poteva spaziare sulle vette svizzere da un parte e sul Parco Nazionale della Val Grande dall’altra, con lo sfondo dei 4000 dell’arco alpino occidentale. Consigliatissimo !
Venerdì 26 – giringiro in moto nel Monferrato con i soliti compagni di merende Ab e Peppo ! Ritrovo al mattino in quel di Novara, indecisi sulla rotta da prendere, abbiamo optato per scendere verso Casale e quindi Alessandria, via statale ovviamente… Da Vercelli a Casale la strada è molto larga e poco trafficata, invita a tenere andature allegre. Da Casale ad Alessandria si sfiorano le prime colline monferrine. Alle porte di AL svoltiamo a destra in direzione AT sulla SR10, ma solo per pochi km, fino a Quattordio, dove svoltando a sx imbocchiamo la piacevolissima provinciale che ci porta ad Incisa Scapaccino e quindi a Nizza Monferrato. Le colline hanno ancora il loro prezioso tesoro di grappoli, occasionalmente qua e là si incontrano dei vendemmiatori. Sono le 12,30 quando usciamo da Nizza Monf in direzione Acqui Terme, un certo languorino comincia a farsi strada nei nostri serbatoi. Al bivio per Castel Rocchero oltre all’indicazione del ridente paesello, scorgo quella per l’Antica Osteria. Rapida consultazione con i due compari e saliamo nel centro del paese alla ricerca del ristorantino. Location deliziosa, all’interno di un piccolo castelletto, con veranda chiusa con una vetrata. Cameriera dall’aspetto orientaleggiante molto simpatica. Pranzo ottimo : antipasti della casa con la classica carne cruda, risottino al radicchio, rabaton, crema catalana, vinello locale, cafferino. 30€, per la quantità e la qualità mi sembra onesto. “Leggermente” appesantiti riprendiamo i nostri cavalli e proseguiamo per Acqui. Il dolce dondolio di curve e colline prolunga la digestione. Imbocchiamo la strada del Sassello, sempre bella da fare nei dì feriali senza l’angoscia degli smanettoni domenicali. Salutiamo una coppia di centaure e raggiungiamo il paese noto per i buonissimi amaretti. Pausa caffè e riprendiamo in direzione Rossiglione. La strada è magnifica, pulita ed asfaltata da non molto. Le poche macchine che incontriamo o che sfiliamo sul ciglio della strada sono dei numerosi cercatori di funghi. Qualche cassettina sui cofani delle auto fa compare qua e là nel bosco, ma non oso fermarmi : avevo già fatto il pieno la domenica precedente alla sagra del fungo porcino a Borgotaro !!! A Rossiglione “risaliamo” per Ovada e quindi di nuovo AL dove prendiamo l’autostrada per un più veloce ritorno a casa. Una magnifica giornata.
Sabato 27 – Non pago del peso messo sù nei due giorni precedenti, mi trovo con altri amici ad Oropa per una bella polentata autunnale in una delle numerose trattorie che circondano il Santuario e che gareggiano tra loro per “sfornare” la miglior polenta concia che uno possa mangiare. Tempo già autunnale e mentre in pianura fa capolino ancora un pallido sole, lassù nuvole grigie bagnano le colline biellesi. Poco male, tempo perfetto per questo tipo di appuntamenti… L’antipasto con cotechino, lardo e castagne, vitello tonnato, la sacra polenta concia, l’ottimo vino e la splendida compagnia, riscaldano la panza ed il cuore.
qualcosa si muove alfine anche qui 😉
bene bene mi fa piacere.
attendo di leggere ancora un po’
buona strada.